Aeroporto, un treno ogni 15 minuti

Dall’Aeroporto Marco Polo alla rete ferroviaria nazionale: una nuova stazione passante garantirà un treno ogni 15 minuti. Parola a Vincenzo Macello
644 milioni di euro, 8 km, 18 treni a lunga percorrenza e 43 regionali, un treno ogni 15 minuti: sono questi i numeri della nuova linea ferroviaria progettata per connettere l’Aeroporto di Venezia Marco Polo alla rete ferroviaria nazionale.
L’opera avrà una lunghezza complessiva di 8 km, 3,4 dei quali in galleria, e un costo totale di 644 milioni di euro, distribuiti in 80 milioni per ogni chilometro di ferrovia.
Il progetto prevede due binari nella prima parte del percorso per poi diventare a un binario unico in una galleria sotterranea che condurrà il treno direttamente in aeroporto in una nuova stazione interrata, a meno di 11 metri di profondità. La frequenza dei treni previsti garantirà all’Aeroporto Marco Polo di Tessera lo status di stazione passante.

Conclusione dei lavori prevista per dicembre 2025
Un’opera di infrastruttura importante, sia dal punto di vista logistico che strategico, progettata per favorire l’intermodalità tra il trasporto ferroviario e quello aereo e per garantire il trasporto durante i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
Il cantiere, infatti, ha previsto la fine dei lavori entro dicembre 2025, garantendo il trasporto da Venezia a Calalzo di Cadore, in provincia di Belluno. L’infrastruttura vede come committente Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, mentre a Italferr, società del Polo Infrastrutture, è stata assegnata la direzione dei lavori.
Per il completamento dell’opera è stato nominato come commissario straordinario di Governo Vincenzo Macello, vicedirettore generale Network Management Infrastrutture di RFI, che abbiamo intervistato per scoprire alcuni dettagli.
Quali vantaggi effettivi porterà al turismo, e non solo, la nuova linea ferroviaria progettata per connettere l’Aeroporto di Venezia Marco Polo alla rete ferroviaria nazionale?
«L’Aeroporto Marco Polo nel 2023 ha registrato più di 11 milioni di passeggeri, con una previsione di crescita sensibile nei prossimi anni. Oggi tutta l’utenza che va e viene dall’aeroporto utilizza il trasporto terrestre su gomma e, per una piccola parte, il trasporto acqueo.
Entrambe le modalità risultano essere ormai sature, rendendo gli spostamenti tra il terminal, Venezia e le province vicine sempre più complicati e lenti. Un collegamento diretto tra l’aeroporto e la rete ferroviaria nazionale permetterà di raggiungere Venezia e tutte le mete collegate dall’alta velocità in modo rapido ed efficiente, riducendo anche sensibilmente le emissioni di CO2.
I vantaggi sono evidenti per tutto il settore turistico, che – come noto – nella Regione Veneto vede milioni di presenze ogni anno».
In conferenza stampa è stato annunciato un treno ogni 15 minuti, 18 treni a lunga percorrenza e 43 regionali, soluzione che di fatto farà diventare l’Aeroporto Marco Polo di Tessera di Venezia una stazione passante: quali importanti cambiamenti porterà la nuova stazione anche nella vita dei pendolari, dei lavoratori dell’aeroporto e dell’indotto?
«La nuova stazione non sarà solo a servizio degli utenti dell’aeroporto, ma sarà utilizzabile anche da tutti gli studenti e lavoratori che quotidianamente dalla zona di Dese e Tessera si muovono verso Venezia, Padova e Treviso».
Quale impatto ambientale avrà il nuovo cantiere e quali misure state adottando per limitare eccessivi stravolgimenti?
«La nuova infrastruttura è stata pensata in galleria proprio per ridurre l’impatto ambientale dell’opera che, come l’Aeroporto Marco Polo, è collocata all’interno della Buffer Zone del sito Unesco di Venezia e la sua laguna.
A intervento completato, quindi, nessuna infrastruttura sarà visibile all’esterno. Inoltre, l’opera interrata è stata progettata curando nel dettaglio tutti gli accorgimenti tecnici necessari per prevenire il mantenimento dell’equilibrio del sottosuolo che la laguna di Venezia possiede.
La galleria interrata è stata studiata, infatti, affinché non incida in nessun modo né sugli equilibri della falda della zona né delle aree in superficie, quest’ultime molto utilizzate a fini agricoli.
L’attenzione avuta sul progetto per quanto riguarda la sostenibilità ambientale è stata certificata anche dall’istituto americano ISI (Institute for Sustainable Infrastructure), che ha classificato l’intervento secondo il Protocollo Envision a livello Gold».
La conclusione dei lavori è prevista per dicembre 2025, per servire i giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026: gentilmente, può illustrare nel dettaglio quali vantaggi porterà la nuova bretella ai giochi olimpici? Quali i nuovi servizi previsti?
«Durante le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, l’Aeroporto di Venezia avrà la funzione di hub intercontinentale, per tutti coloro, atleti e spettatori, che dovranno raggiungere il Cluster di Cortina. Per tale evento la disponibilità di un’opera come la bretella ferroviaria consentirà di gestire con maggior efficienza il picco di affluenza che ci sarà in quel particolare periodo».
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