Assemblea Federazione del Nordest delle Bcc
Dall’educazione finanziaria alle comunita’ energetiche, il presente e il futuro della federazione del nordest delle Bcc riunitosi in assemblea dei soci
Un’occasione per applaudire alla buona salute delle Bcc del Nordest, ribadendo la vocazione cooperativa e guardando alle sfide future, sia in ambito creditizio che territoriale, con un’attenzione particolare ai giovani.
L’occasione è stata l’Assemblea ordinaria dei Soci, convocata per lunedì’ 12 giugno nella sede di via Longhin, per l’approvazione del bilancio di esercizio 2022 della Federazione del Nordest – Credito Cooperativo Italiano, l’organismo associativo che riunisce le Bcc Venete del Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca S.p.A.
Della Federazione del Nordest fanno parte 5 banche: Bancadria Colli Euganei , Cortinabanca ,Banca Prealpi SanBiagio , Banca Del Veneto Centrale Bvr Banca Banche Venete Riunite – Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte, Roana e Vestenanova Società Cooperativa.
Di fronte ad un mondo in continuo cambiamento, passato dall’emergenza covid al conflitto tra Russia Ucraina, attraverso l’emergenza ambientale, la trasformazione tecnologica e digitale, che incide profondamente anche sulle abitudini di consumi, risparmi e investimenti dei clienti delle banche, di fronte ad un incertezza che incide sulla volatilità dei prezzi delle materie prime, degli strumenti finanziari e contrae l’attività produttiva, il sistema bancario, ha tenuto ed oggi le stesse Bcc a livello nazionale si trovano in una situazione di relativa stabilità grazie all’alta patrimonializzazione, all’abbondante liquidità e a una redditività in forte recupero (nel 2022 utili netti complessivi a livello nazionale di 1,9 miliardi di euro). Così è anche per le Banche Associate alla Federazione del Nordest.
Per le Associate, i risultati del primo trimestre 2023 sono molto positivi. L’utile netto consolidato delle cinque Banche Associate è pari a 57,7 milioni di euro, in aumento del l’84,90% rispetto allo stesso periodo del 2022. Si rileva una robusta crescita dei ricavi caratteristici (+56,55% del margine di interesse; +5,98% delle commissioni nette; + 21,87% del margine di intermediazione gestionale). Di contro, i costi operativi aumentano del 3,42%, per effetto di un maggior ammontare di spese per il personale (+12,15%). Dal lato patrimoniale, a fronte di impieghi verso la clientela pressoché stabili, si registra una lieve contrazione della raccolta diretta (-1,91%) e un aumento della raccolta indiretta dell’8,60%, trainata dalla componente del risparmio amministrato.
“La fotografia delle nostre banche nel 2022 è decisamente positiva – commenta Lorenzo Liviero Presidente della Federazione del Nordest delle Bcc – segno di un lavoro di squadra e sul territorio importante, anche se dobbiamo guardare con attenzione al tema della liquidità che oggi rappresenta sicuramente, il rischio potenziale maggiore per la stabilità delle banche ed impone una riflessione se rispetto a questi scenari ci sia un quadro di adeguatezza delle regole di vigilanza.”
Quello che serve è una normativa europea proporzionale e adeguata al modello di business e alla complessità operativa delle bcc, azione che sta portando avanti Federcasse, presente all’assemblea con il Presidente Augusto Dell’Erba e il Direttore Generale Sergio Gatti.
“Abbiamo ottenuto dal parlamento europeo – queste le parole del Presidente Dell’Erba – una delibera europea che ha consentito di portare le nostre proposte di modifica, le basilea 3+, nella discussione del trilogo, dove le norme vengono deliberate, luogo più alto possibile dell’Unione europea. Il concetto oggi è ottenere una maggiore proporzionalità adeguata alla nostra natura di banche di territorio negli impianti normativi che regolano la determinazione del capitale delle banche.
Ora confidiamo che a giugno il trilogo vada nella direzione sperata, ma già il fatto di essere riusciti a portare il dibattito così in alto è già un successo politico. Tutto questo grazie anche ad uno stato di salute delle bcc ottimo, anche nel primo trimestre del 2023, dove il nostro sistema si pone ai livelli più alti come indici di solvibilità.”
“E dobbiamo dire grazie non solo al governo italiano che ci ha sostenuto in questa battaglia – continua il direttore generale Gatti – ma anche a regioni lungimiranti come il Veneto che è ha spinto il nostro emendamento a Bruxelles con una delibera apposita, che chiedeva appunto di inserire la proporzionalità strutturale nella normativa bancaria , tenendo conto anche della natura mutualistica delle nostre banche. Tutto questo forti dei risultati eccellenti delle nostre bcc, che in questi tre anni così difficili rispetto ad altri istituti di credito hanno aumentato le quote di mercato nel credito, prestando dunque di più alle imprese, diminuito le sofferenze e quindi prestato meglio e accresciuto la solidità patrimoniale”
Altro tema importante toccato in assemblea quello del personale, della formazione interna ed esterna alle associate.
Le nuove sfide e i cambiamenti tecnologici e digitali ci impongono di “ formare le nuove leve alle competenze distintive di alto profilo manageriale ma anche alle nuove competenze collegate all’innovazione e alla sostenibilità, in modo da acquisire le skills necessarie per sviluppare nei prossimi anni capacità di leadership” – continua il Presidente Liviero.
Verso l’esterno importante è stata la volontà di dare vita ad una moderna educazione finanziaria, con la partecipazione diretta delle nostre Associate, in collaborazione con Irecoop Veneto, l’Università di Padova, Feduf-Abi, attraverso un importante percorso culturale volto ad accrescere le conoscenze finanziarie dei giovani delle scuole superiori, insediate nei territori di competenza delle Banche Associate, con il progetto educashon.
Non è un caso che all’assemblea abbia partecipato anche l’assessore alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan.
“Stiamo parlando di banche di prossimità – spiega l’assessore regionale – che guardano alle esigenze del territorio parlando un linguaggio comprensibile alle famiglie e alle imprese, che a loro volta hanno fiducia nella loro banca, banca che interviene sul territorio, in una forma di restituzione al territorio stesso.
Inoltre assieme stiamo lavorando all’educazione finanziaria per i giovani, ma anche sostenendo e promuovendo le aziende worker buyout, dove I dipendenti si comprano le aziende sotto forma di cooperative e naturalmente hanno bisogno di un credito diverso. Infine c’è un tema di responsabilità sociale, ossia queste banche rappresentano un nuovo modo di pensare la cultura del risparmio e dell’impiego in senso etico”
E ancora, è da citare l’impegno della federazione e delle associate alla promozione, co-progettazione e finanziamento e/o partecipazione alla costituzione delle comunità energetiche rinnovabili (CER), formate da gruppi di famiglie, PMI, Enti del terzo settore, Enti locali, Parrocchie, dove le Bcc possono fare da soggetti aggregatori per produrre vantaggi economici e vantaggi dal punto di vista sociale per le proprie comunità di riferimento in vista della transizione energetica.
Per il 2023 si aggiungono altri due tasselli importanti agli impegni della Federazione delle Bcc del Nordest quali la costituzione delle Associazioni Mutualistiche e l’avvio del progetto finalizzato al rilascio della Certificazione per la Parità di Genere, alla quale hanno aderito tutte le Associate.