AzzurroDigitale sbarca negli USA

Carlo Pasqualetto, Ceo AzzurroDigitale
AzzurroDigitale si sta facendo conoscere a livello internazionale. Ne parliamo con il Ceo Carlo Pasqualetto
Eyewear Manufacturing, società americana di produzione di occhiali, dopo uno scouting nel proprio paese per avviare la trasformazione digitale dell’intera fabbrica, si è rivolta a Padova. Qui ha sede AzzurroDigitale, giovane società attiva nei progetti di digitalizzazione del mondo manifatturiero, che si sta facendo conoscere a livello internazionale.
«Durante la fiera del settore occhiali Mido, la società di Chicago ha visto quanto abbiamo fatto con Safilo – spiega il Ceo di AzzurroDigitale, Carlo Pasqualetto –. Ora invieremo un paio di risorse che saranno presenti in azienda. Ma mi piace pensare di aprirci in quel mercato, in futuro potrà essere molto importante per noi.
Lo faremo con grande umiltà, negli Stati Uniti c’è un macro-trend che è il cosiddetto reshoring manifatturiero, che per noi potrebbe essere una grande opportunità. Quindi guardiamo il Paese con grande attenzione, sapendo che è un mercato molto difficile».
L’obiettivo di AzzurroDigitale è trasformare il modo di lavorare delle organizzazioni, attraverso l’applicazione di tecnologie scalabili al servizio delle persone. AzzurroDigitale è stata classificata nel 2020 tra le migliori 100 start up d’Italia e oggi il suo team conta più di 60 persone tra consulenti, developers, ingegneri e data scientist con un’età media di 30 anni.
Tra i prodotti di maggior successo, AzzurroDigitale ha sviluppato AWMS, la piattaforma leader in Italia per la gestione della forza lavoro in fabbrica e nei magazzini ceduta a Zucchetti, la prima software house in Italia. Matix è invece la piattaforma di riferimento per la gestione e il monitoraggio degli stampi industriali.
«Il nostro percorso è puntare a una valorizzazione nel 2030 – aggiunge Pasqualetto –. La borsa è un’opzione, ma mancano alcuni anni. Alcuni investitori si sono avvicinati a noi per partecipare al nostro capitale. Per noi contano solo soluzioni industriali, non finanziarie. Abbiamo avuto delle manifestazioni di interesse importanti».
L’obiettivo tra cinque anni per l’azienda padovana è diventare una realtà che «nella testa del mondo manifatturiero si chiama per prima, quando si vuole digitalizzare uno stabilimento produttivo». Per ora non si parla di acquisizioni, il management padovano è concentrato su una crescita organica, sviluppando nuove realtà e spin off.
Per ora AzzurroDigitale, con un fatturato aggregato di 5 milioni, non ha sede fisiche in Europa, ma clienti con i quali lavora da tempo. In particolare, è impegnata in Nord Europa, soprattutto Francia e Olanda, poi Germania, Romania, Polonia. In questo biennio si punta a potenziare i clienti in Europa e, nel caso fosse necessario, aprire delle filiali fisiche per replicare il modello italiano ed essere più vicini ai clienti.
«Stiamo sempre più lavorando su due leve – spiega il ceo di Azzurro- Digitale –. La prima è di rendere sempre più attrattiva e vivibile l’azienda per i nostri dipendenti. Stiamo immaginando di investire in nuovi uffici e un maggiore coinvolgimento con iniziative di formazione.
E azioni di engagement dei nostri dipendenti, perché riteniamo che sia sempre più importante coinvolgere con trasparenza i propri colleghi. Investimenti saranno fatti proprio sulle risorse umane. Poi stiamo progettando un nuovo format, che abbiamo definito Design Thinking Meets AI con l’Università di Padova, per sviluppare laboratori esplorativi con aziende manifatturiere per capire come approcciare le sfide del futuro a noi vicino».