• 06/02/2025

Bauli, tradizione Made in Verona

 Bauli, tradizione Made in Verona

Michele Bauli

Dalla Verona delle origini alla dimensione globale, il Gruppo Bauli celebra oltre 100 anni di storia

«Il legame con il territorio di Verona rappresenta un elemento fondante dell’identità del Gruppo Bauli, profondamente radicato nelle sue origini e costantemente valorizzato nei suoi oltre 100 anni di storia».

Nelle parole del presidente Michele Bauli emerge forte quello che è il punto di forza del Gruppo, nonostante la sua dimensione globale. Sintesi perfetta del suo rapporto con il territorio veronese è l’accensione degli alberi di Natale che illuminano il centro di Verona da ormai quindici anni.

Presidente, come è nata l’idea e come si è sviluppata nel tempo?

«L’idea dell’albero di Natale allestito dal Gruppo Bauli a Verona nasce dal profondo legame dell’azienda con il territorio e la tradizione natalizia. Questo progetto, giunto alla sua quindicesima edizione, è iniziato come un omaggio alla città per celebrare lo spirito del Natale e rafforzare il senso di comunità.

Ogni anno, Bauli illumina le principali piazze di Verona, come Piazza delle Erbe, Piazza dei Signori e Porta Nuova, con alberi alti oltre 20 metri, diventando un simbolo della magia del Natale. Oggi questa iniziativa non è solo un contributo estetico, ma anche un gesto concreto che testimonia l’impegno verso la comunità veronese e il desiderio di celebrare le festività in unione con i cittadini.

L’installazione degli alberi riflette i valori fondanti del Gruppo, che da oltre un secolo unisce tradizione e innovazione, promuovendo momenti di condivisione e coesione sociale».

Dalla piccola pasticceria del 1922 alla produzione industriale, la storia di Bauli è da sempre legata a Verona. Cosa rappresenta per l’azienda il legame con il territorio?

«Fondato nel 1922 da Ruggero Bauli come piccolo laboratorio artigianale specializzato nella produzione del Pandoro, dolce simbolo della tradizione locale, il Gruppo ha mantenuto nel tempo la propria sede e le principali attività produttive nella città, confermando un forte radicamento territoriale e un costante impegno verso la comunità.

Bauli è ambasciatore della tradizione veronese nel mondo, esportando i suoi prodotti in oltre 70 paesi. L’azienda ha sempre cercato un equilibrio tra il rispetto per le tradizioni locali e la capacità di innovare, introducendo tecnologie moderne e diversificando la propria offerta con prodotti sia per le festività sia per il consumo quotidiano.

Questa relazione tra il territorio e l’azienda è quindi un pilastro su cui Bauli costruisce non solo il proprio successo imprenditoriale, ma anche il suo impegno per la sostenibilità e per il benessere delle persone che abitano e lavorano nella comunità locale».

Bauli è un’azienda globale, riesce però a mantenere un legame particolare con il territorio e i suoi dipendenti. Ne è una perfetta dimostrazione il cortometraggio 1996 – La fabbrica sta bruciando, diretto da Pietro Castellitto. Come si mantiene questo delicato equilibrio?

VENETO ECONOMY - Bauli, tradizione Made in Verona«Il cortometraggio rappresenta una riflessione profonda sull’equilibrio che Bauli mantiene tra la sua dimensione globale e il forte legame con il territorio e i dipendenti. La pellicola ripercorre un evento cruciale nella storia dell’azienda: l’incendio del 9 ottobre 1996 che colpì lo stabilimento di Castel d’Azzano.

Durante quell’incidente, la dedizione e il coraggio dei dipendenti permisero di salvare il lievito madre Futura, simbolo della tradizione e dell’identità di Bauli. Questo episodio rappresenta un esempio tangibile dei valori fondamentali del Gruppo, come la resilienza, la coesione interna e il senso di appartenenza, elementi che Bauli continua a coltivare per preservare il legame con i dipendenti e con il territorio.

Abbiamo scelto di raccontare questa storia in un cortometraggio e di coinvolgere il personale nella proiezione dell’anteprima, proprio a testimonianza di quel gran valore che il Gruppo attribuisce al rapporto umano e al prezioso contributo dei propri collaboratori.

Il cortometraggio racconta anche della capacità di Bauli di affrontare le sfide, valorizzando l’importanza delle radici e delle tradizioni, pur mantenendo lo sguardo rivolto al futuro. Il lievito madre Futura, simbolo del legame tra passato e presente, rappresenta al tempo stesso un elemento chiave della storia aziendale e un emblema della sua visione per il futuro».

A proposito di dimensione globale, recentemente la galassia Bauli si è ulteriormente allargata: quali sono gli obiettivi a medio termine? E come si riesce a fare innovazione in un settore che in gran parte è “tradizione”?

«Il Gruppo Bauli sta affrontando una fase di crescita ambiziosa, guidata da una strategia tri-direzionale che integra la diversificazione e l’innovazione delle categorie di prodotto, l’espansione dei canali di vendita e il rafforzamento della presenza nei mercati esteri chiave.

Questo percorso si concentra sui brand Bauli e Motta, attraverso il lancio di referenze ad alto valore aggiunto e il consolidamento del posizionamento dei marchi, con l’obiettivo di generare crescita sostenibile e incrementare il valore del portafoglio complessivo. L’obiettivo è raggiungere un miliardo di euro di fatturato entro il 2030, supportato da un investimento di 82 milioni di euro per il biennio 2024-2025.

Per innovare in un settore tradizionale come quello dolciario, il Gruppo osserva con attenzione l’evoluzione delle preferenze dei consumatori ed è alla ricerca costante di nuove soluzioni che combinino tradizione e innovazione. Un esempio emblematico di questa strategia è il Panmoro, una proposta che arricchisce il tradizionale assortimento dei dolci natalizi, reinterpretando il classico pandoro in chiave innovativa.

Al contempo, l’azienda mantiene saldi i suoi valori tradizionali, come l’uso del lievito madre, elemento fondante dei suoi prodotti da oltre 100 anni. Questa strategia permette al Gruppo di mantenere viva la propria identità storica, pur innovando per adattarsi a nuove esigenze di mercato e a un pubblico sempre più diversificato».

Non si può parlare di innovazione, senza abbinare il tema della sostenibilità: ambientale, sociale, di impatto. Come viene gestita da Bauli? 

«La sostenibilità è un pilastro centrale per il Gruppo Bauli, che integra impegni ambientali, sociali e di governance nel proprio modello di business. Sul fronte ambientale, Bauli ha adottato misure concrete per ridurre le emissioni di CO2, investendo in efficienza energetica, fonti rinnovabili e gestione sostenibile dell’acqua e dei rifiuti.

Ad esempio, ha installato impianti fotovoltaici in Italia e India e sviluppato packaging completamente riciclabili per prodotti come la Colomba di Pasqua​. Per quanto riguarda la sostenibilità sociale, Bauli promuove il benessere dei dipendenti con iniziative di welfare aziendale, politiche di flessibilità lavorativa e programmi di formazione.

Inoltre, l’azienda sostiene il territorio attraverso progetti culturali, come il supporto alla Biblioteca Capitolare di Verona, e attività volte a valorizzare le comunità locali​. A livello di innovazione sostenibile, l’azienda collabora in progetti come SustaIn4Food, mirati a migliorare la sostenibilità del packaging e delle filiere produttive. Questi sforzi riflettono l’obiettivo di coniugare tradizione, innovazione e responsabilità verso il pianeta e le generazioni future».

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Luca Indemini

Giornalista specializzato in tecnologia e innovazione

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