• 09/02/2025

Ca’ Foscari: frontiera della formazione turistica

 Ca’ Foscari: frontiera della formazione turistica

Alla Ca’ Foscari di Venezia, un corso internazionale forma i professionisti del futuro con un focus su sostenibilità, digitalizzazione e creazione di esperienze uniche nel settore dell’ospitalità. Vediamolo insieme a Giulio Contini, direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità e docente del corso di laurea in Hospitality Innovation and E-Tourism dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

 «Il turista si aspetta molto di più di una semplice sistemazione: cerca esperienze uniche, sostenibilità e tecnologie all’avanguardia. Il nostro obiettivo è formare professionisti in grado di rispondere a queste nuove sfide».

Giulio Contini è direttore generale della Scuola Italiana di Ospitalità e docente del corso di laurea in Hospitality Innovation and E-Tourism dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Il corso offre una formazione internazionale, interamente in lingua inglese, che coniuga competenze gestionali nell’ambito dell’industria dell’ospitalità con altre competenze sulla trasformazione digitale e la sostenibilità dei servizi turistici. La laurea triennale è a numero chiuso, con 50 studenti per anno accademico.

I primi laureati sono usciti nei mesi scorsi e stanno riscontrando ottimi risultati occupazionali in aziende italiane e non solo. Il corso in Hospitality Innovation and E-tourism si è posizionato nella Top 100 al mondo fin dal 2021 e per tre anni di seguito secondo il QS World University Ranking by Subject – Hospitality and Leisure.

Giulio Contini, come sta cambiando il settore dell’ospitalità?

VENETO ECONOMY - Ca’ Foscari: frontiera della formazione turistica
Giulio Contini

«Il settore sta vivendo una trasformazione profonda, guidata dalla tecnologia e dalle nuove esigenze dei viaggiatori. La pandemia ha accelerato questo processo, spingendo le aziende a innovare e a offrire esperienze sempre più personalizzate e digitalizzate».

Quali sono gli obiettivi del corso?

«Il nostro corso mira a formare figure professionali in grado di innovare il settore dell’ospitalità, combinando competenze manageriali, digitali e creative. Vogliamo preparare i nostri studenti a progettare e gestire esperienze turistiche innovative, sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie e rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più competitivo. Tali obiettivi sono raggiungibili grazie alla preparazione accademica offerta da Ca’ Foscari, università leader nel settore turistico in Italia, e all’industry expertise della Scuola Italiana di Ospitalità, partner del Corso di Laurea, che cura principalmente gli aspetti di connessione con il settore e le aziende».

Quali competenze tecniche e professionali acquisiranno gli studenti durante il corso?

«I nostri studenti acquisiranno competenze in: analisi dei dati, in particolare nella materia di studio Big Data Analisys, per comprendere le esigenze dei clienti e ottimizzare le strategie di marketing; gestione dei prezzi e delle revenue delle strutture ricettive, argomento trattato in parte nella materia Software for Hospitality e in parte in quella Marketing and Revenue Management; gestione delle relazioni con i clienti attraverso strumenti digitali, ma anche gestione del rapporto umano con l’ospite proveniente da culture diverse grazie alla materia Cross Cultural Management;

creazione di esperienze uniche e personalizzate per gli ospiti, abilità sviluppate grazie alla materia Guest Experience Design; gestione sostenibile delle strutture ricettive e promozione del turismo responsabile. Inoltre, l’inglese fluente è un prerequisito per l’accesso al corso, che si impartisce interamente in inglese (è richiesta una certificazione di livello minimo B2) e si raggiungerà un livello minimo B1 di una seconda lingua europea per operare in un contesto internazionale».

Qual è il profilo ideale degli studenti che si iscrivono a questo corso?

«Cerchiamo studenti appassionati di hotel, viaggi ed esperienze, con un mindset internazionale, una forte curiosità verso le nuove tecnologie e una spiccata attitudine alla comunicazione. Sono importanti anche la creatività, la capacità di lavorare in team e la flessibilità, caratteristiche fondamentali per affrontare un settore in continua evoluzione».

Il corso prevede attività pratiche, come laboratori o progetti sul campo?

VENETO ECONOMY - Ca’ Foscari: frontiera della formazione turistica«Il corso di laurea ha un indirizzo professionalizzante ed è fortemente orientato alla pratica. Gli studenti avranno l’opportunità di partecipare a laboratori, workshop e progetti reali, collaborando con aziende del settore. Solo quest’anno abbiamo oltre 25  aziende che portano i loro manager, Ceo ed HR nelle aule per presentare le rispettive organizzazioni, esperienze, storie di successo.

Ma, soprattutto, nel corso dei tre anni sono previsti, per ogni studente, tre stage che prevedono esperienze in aree diverse o a livelli diversi, in Italia o all’estero, nel settore hospitality. Il tutto organizzato dalla Scuola Italiana di Ospitalità, che da oltre 4 anni coordina attività di tirocinio con oltre 50 aziende del settore in Italia e all’estero».

Quali sono i principali sbocchi professionali per i laureati di questo corso?

«I nostri laureati potranno trovare occupazione in: hotel e resort, come manager, marketing manager, revenue manager, guest relations manager; agenzie di viaggi e tour operator, come product manager, destination manager, digital marketing manager; start up del settore turistico, come project manager, business analyst, digital strategist».

In che modo il corso si adatta ai cambiamenti nel settore turistico causati dalla pandemia e dalla digitalizzazione?

«Il nostro corso è costantemente aggiornato per riflettere i cambiamenti del settore. Grazie ai proficui rapporti con il mondo delle aziende, che partecipano alla costruzione ed aggiornamento del corso in sinergia con i docenti di Ca’ Foscari attraverso il comitato di indirizzo e il comitato dei portatori di interesse, abbiamo integrato nel curriculum argomenti e attività richiesti nel settore. Quindi il corso, pur mantenendo la sua essenza, cambia ogni anno, aggiornandosi».

Come l’analisi dei Big Data e la gestione di piattaforme digitali nel turismo sta influenzando il settore?

«L’analisi dei Big Data ci permette di comprendere meglio le esigenze dei clienti, di personalizzare le offerte e di ottimizzare le operazioni. Le piattaforme digitali, come i sistemi di prenotazione online e le app mobile, stanno rivoluzionando il modo in cui viaggiamo e consumiamo prodotti turistici. I nostri studenti impareranno a utilizzare questi strumenti in modo efficace per creare esperienze di viaggio uniche e memorabili».

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Nicola Brillo

Nato a Venezia (1976), laurea in giurisprudenza, giornalista professionista. Ha maturato esperienza in quotidiani e periodici economico-finanziari.

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