Ca’ Foscari scala il QS World University Ranking
Ca’ Foscari scala centinaia di posizioni nel QS World University Ranking. È il 235° ateneo piu’ sostenibile e il 3° in Italia per numero di docenti internazionali
QS World University Ranking, l’Università Ca’ Foscari Venezia guadagna centinaia di posizioni nella prestigiosa classifica internazionale piazzandosi nella fascia 661-670 (superando la fascia 801-1000) e al 21° posto in Italia emergendo come il secondo ateneo italiano a crescere di più in questa edizione del ranking.
Ca’ Foscari inoltre spicca per alcuni indicatori specifici: è al 235° posto al mondo (su oltre 1500 atenei presenti nel ranking) per l’indicatore della sostenibilità (ottavo in Italia) e fra le prime 500 università al mondo per numero di docenti provenienti dall’estero (il terzo in Italia); è inoltre fra le prime 500 università del mondo per la reputazione accademica (sedicesima in Italia).
In occasione del ventesimo anniversario della classifica, QS ha introdotto nuove metriche per aggiornare l’approccio metodologico del ranking; una di queste è appunto la sostenibilità, indicatore sul quale Ca’ Foscari si dimostra fra gli atenei più performanti. QS ha inoltre introdotto gli indicatori dei risultati occupazionali e dei network internazionali di ricerca: Ca’ Foscari si trova perfettamente in linea con i nuovi indicatori – voluti dalla comunità degli studenti internazionali – qualificandosi come il secondo ateneo in Italia a crescere di più quest’anno.
La Rettrice Tiziana Lippiello: «Anno dopo anno Ca’ Foscari ha migliorato la propria qualità didattica e scientifica valorizzando l’aspetto dell’internazionalità e costruendo via via una comunità accademica e studentesca sempre più internazionale e aperta al mondo. Mi fa particolarmente piacere apprendere che il nostro Ateneo è il secondo in Italia ad essere cresciuto maggiormente in questa edizione del Ranking in cui sono stati presi in considerazione aspetti come la sostenibilità e le reti internazionali di ricerca, due ambiti nei quali Ca’ Foscari è impegnata in prima linea da molti anni e che sono oggi imprescindibili nella valutazione delle università».