Cab Log modello di business etico
Cab Log, operatore logistico veneziano, lancia un nuovo piano di investimenti per promuovere un modello di business etico e sostenibile
Il settore dei trasporti è notoriamente uno dei maggiori contributori all’inquinamento. In questo contesto, Cab Log punta alla sostenibilità. L’azienda ha avviato un piano per trasformare la sua flotta in una più ecologica e per rendere i suoi magazzini ecosostenibili.
Inoltre, la società di Noale, in provincia di Venezia, valorizza il suo personale attraverso un programma di formazione all’avanguardia. Queste iniziative non solo diminuiscono l’impatto ambientale, ma rappresentano anche un impegno tangibile verso un modello di business etico e sostenibile.
Un elemento fondamentale del piano ecologico di Cab Log (sito web) è il passaggio a veicoli elettrici del proprio parco automezzi. L’obiettivo dell’azienda è quello di trasformare almeno la metà della sua flotta, attualmente composta da 50 veicoli a combustibili fossili, in mezzi elettrici.
Cab Log ha anche iniziato a sperimentare un trattore stradale elettrico della Volvo per operazioni di navetta, con l’intenzione di acquistarne due entro la fine dell’anno. Inoltre, a Milano, due furgoni completamente elettrici saranno impiegati per effettuare le consegne dell’ultimo tratto.
«Il mondo della logistica è chiamato a una rivoluzione copernicana – dichiara Massimo Berti, direttore generale di Cab Log –. Abbiamo investito e continueremo a investire per rendere sempre più green i nostri servizi, con un conseguente aumento dei costi.
Per questo possiamo affermare che molti dei nostri clienti siano diventati partner in questa battaglia per un futuro dove il trasporto rispetta l’ambiente. Siamo attenti alle innovazioni che verranno, come per esempio l’idrogeno, ma è importante che la nostra classe politica chiarisca la propria visione sulla reale volontà di aiutare le aziende a diventare più sostenibili».
I nuovi hub logistici di Cab Log con sede a Oppeano, in provincia di Verona, e Vidigulfo, nel pavese, hanno raggiunto il prestigioso livello Gold nella certificazione Leed, dimostrando un forte impegno verso la sostenibilità. Questi magazzini sono dotati di tecnologie all’avanguardia per la tutela ambientale, tra cui impianti fotovoltaici e sistemi di illuminazione a Led a basso consumo, in grado di adattarsi alle necessità operative.
Per di più, sono state adottate soluzioni eco–compatibili come l’uso di carrelli con batterie al litio, l’impiego di materiali sostenibili (film biodegradabile, imballaggi riciclabili, carta riciclata, ecc.), la riduzione del packaging e la dematerializzazione dei documenti. Viene anche promosso il risparmio idrico.
Queste strutture sono predisposte per l’uso di veicoli a gas ed elettrici e si trovano vicino a raccordi ferroviari, favorendo lo sviluppo dell’intermodalità dei trasporti. Inoltre, Cab Log ha deciso di aderire all’innovazione nel campo dei biodiesel, avviando una fase di test con Hvo (Hydrogenated Vegetable Oil), biocarburante ottenuto interamente da fonti rinnovabili. La sperimentazione coinvolgerà alcuni veicoli, ognuno dei quali percorrerà circa 110mila chilometri all’anno.
Altro tema sentito è quello della mancanza di autisti, che ha spinto l’azienda a creare un’Academy aziendale.
«Il progetto ci permetterà di creare l’autista perfetto, con un percorso formativo interno all’azienda finalizzato all’assunzione – spiega Walter Stevanato, responsabile della Cab Log Academy –. Il nostro obiettivo è assumerne fino a un massimo di venti autisti con questa prima edizione, ma non escludiamo di proseguire con iniziative analoghe».
Cab Log estende la formazione dei propri autisti anche alle materie ESG, concentrandosi non solo sulle competenze tecniche ma anche sullo sviluppo personale, oltre a supportare economicamente l’ottenimento della patente CE + CQC.
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