• 21/04/2025

CAREL rivoluziona il settore HVAC/R

 CAREL rivoluziona il settore HVAC/R

Michele Martello, Chief Solution Marketing Officer di CAREL, ci racconta come l’azienda sta rivoluzionando il settore HVAC/R. Dall’efficienza energetica all’intelligenza artificiale, passando per la qualità dell’aria e la cultura dell’innovazione

CAREL è un punto di riferimento nel settore HVAC/R per le sue soluzioni tecnologiche avanzate, orientate all’efficienza energetica e alla sostenibilità. L’azienda investe in ricerca e sviluppo per migliorare le prestazioni dei suoi prodotti, adottando inverter di nuova generazione, refrigeranti naturali e sistemi di monitoraggio basati sull’intelligenza artificiale. In questa intervista, Michele Martello, Chief Solution Marketing Officer di CAREL, ci illustra come l’azienda bilancia innovazione e affidabilità, quali sono le tendenze del settore e in che modo CAREL alimenta una cultura dell’innovazione condivisa a tutti i livelli.

CAREL è nota per la sua attenzione all’efficienza energetica e alla sostenibilità. Quali sono le principali innovazioni tecnologiche che stanno ridefinendo il vostro portafoglio prodotti?

«L’efficienza energetica e la sostenibilità sono oggi priorità imprescindibili nel mercato europeo e globale del settore HVAC/R. L’adozione di tecnologie avanzate permette di ottimizzare le prestazioni degli impianti, ridurre i consumi e semplificare la gestione, garantendo al contempo la massima affidabilità e conformità alle normative più recenti.

VENETO ECONOMY - CAREL rivoluziona il settore HVAC/R
Michele Martello

Le innovazioni tecnologiche che stanno accelerando l’evoluzione dei nostri prodotti e sistemi vengono dalle tendenze di mercato che portano alla gestione della capacità variabile di macchine e sistemi HVAC/R in modo da consentire costantemente un punto di funzionamento efficiente e ottimale. Per questa esigenza è stata sviluppata, ad esempio, una nuova generazione di inverter, ovvero sistemi complessi di hardware e software di controllo in grado di regolare la potenza di compressori nei circuiti per banchi frigoriferi, ma anche per le pompe di calore.

Ciò permette alle unità controllate di ottenere livelli di efficienza nettamente superiori (anche fino al 40 per cento) rispetto ai sistemi tradizionali. Altre innovazioni sono legate all’utilizzo sempre più diffuso di refrigeranti naturali e a basso impatto ambientale nei circuiti frigoriferi, sia per la generazione del freddo che in pompa di calore.

L’ultimo tema, ma non per importanza, riguarda l’attenzione crescente alla qualità dell’aria negli ambienti: la sensibilità alla tematica è molto aumentata post-pandemia ed è sup portata dalle recenti normative volte a migliorare la salubrità dell’aria all’interno degli edifici. Per questo motivo, abbiamo ampliato il portafoglio con tecnologie e servizi legati al recupero del calore, con l’obiettivo di completare la nostra offerta nell’ambito della ventilazione, anche tramite acquisizioni di aziende leader del settore».

Il settore HVAC/R sta attraversando un periodo di rapida trasformazione. Come si bilancia l’innovazione di prodotto con la necessità di garantire affidabilità e semplicità d’uso per gli installatori e i clienti finali?

«Gli aspetti a cui diamo importanza quotidianamente sono sia l’eccellenza nella progettazione delle nostre soluzioni che la vicinanza ai clienti da parte della nostra rete commerciale. Sono due temi molto interconnessi: la varietà di applicazioni HVAC/R di cui ci occupiamo, dai datacenter a quelle industriali, commerciali e residenziali, e la varietà di clienti (che vanno dai costruttori di unità di condizionamento o refrigerazione, a installatori e grandi utenti finali), ci porta a un punto di vista privilegiato e a una comprensione profonda di tali applicazioni e delle diverse filiere commerciali.

Questo ci consente di trasportare innovazioni e metodologie consolidate per un determinato settore a un altro con specifiche esigenze ma uguali necessità di affidabilità e semplicità d’uso, progettando le nostre soluzioni in modo da rispondere in modo puntuale alle richieste di ogni cliente.

A completamento di tutto aggiungiamo con la nostra offerta di servizi: dalla consulenza applicativa, ai servizi non solo sul campo, ma anche e soprattutto quelli digitali di monitoraggio e di ottimizzazione remota. Si semplifica così molto il lavoro dei nostri clienti, siano essi progettisti di macchine/impianti HVAC/R, o installatori e utilizzatori che si avvalgono di noi, esperti del settore, per garantire un funzionamento ottimale, affidabile e semplice».

L’IA sta rivoluzionando il settore HVAC/R, dalla manutenzione predittiva all’ottimizzazione dei consumi. In che modo CAREL sta sfruttando queste tecnologie nei suoi prodotti?

«L’IA è uno strumento che stiamo già utilizzando in vari modi a vantaggio dei nostri clienti. Un esempio? La programmazione assistita e addirittura automatica dei nostri controllori elettronici grazie all’intelligenza artificiale generativa integrata nel nostro sistema di sviluppo. Un altro esempio è l’integrazione di tecniche sofisticate di edge computing nei nostri controllori elettronici.

L’IA è uno strumento molto potente, che sommiamo alla nostra competenza tecnica applicativa per offrire ai clienti soluzioni all’avanguardia nell’efficientamento delle macchine e sistemi HVAC/R. Proponiamo soluzioni che permettono di semplificare e migliorare i sistemi dei nostri clienti, come la rilevazione predittiva dei malfunzionamenti e altre ottimizzazioni di rilevante interesse per il settore che ci distinguono sul mercato».

CAREL investe molto in ricerca e sviluppo. Come si struttura internamente il vostro processo di innovazione? C’è un approccio open innovation con partner esterni o start up?

VENETO ECONOMY - CAREL rivoluziona il settore HVAC/R«CAREL investe più del 5 per cento del fatturato in R&D: siamo fieri di questo perché si tratta di uno tra i valori massimi del nostro settore industriale. La ricerca e sviluppo avviene però anche in altri ambiti, come quello produttivo, per offrire prodotti eccellenti ai nostri clienti. Il processo di sviluppo è articolato in varie fasi, alcune distintive della nostra azienda: infatti, l’innovazione parte innanzitutto dai bisogni dei clienti con cui siamo a stretto contatto, bisogni attuali e soprattutto futuri che individuiamo con i nostri esperti dei mercati.

Il nostro approccio è quello di una innovazione a 360 gradi, nel senso che viene applicata sia ai prodotti o servizi, ma anche al modo in cui raggiungiamo e serviamo i clienti, i canali di vendita, per individuare i bisogni da soddisfare. È uno dei punti di forza di CAREL, che si avvale anche di collaborazioni esterne, tra cui università e aziende che consideriamo partner dell’innovazione».

L’innovazione non è solo tecnologica ma anche culturale e organizzativa. Come si alimenta in CAREL una cultura dell’innovazione che coinvolga tutte le persone dell’azienda?

«È indubbiamente parte del nostro Dna. Abbiamo dei processi molto solidi per stimolare l’innovazione, non solo tecnologica, che sono in continuo aggiornamento per adattarsi alla rapida evoluzione del nostro mercato e dei cambiamenti generazionali. A supporto e, anzi, alla loro guida, c’è la cultura aziendale, molto imprenditoriale nonostante la nostra dimensione sia cresciuta e si sia strutturata molto negli ultimi anni.

Nel CAREL Culture Code, diffuso al personale di tutti i livelli, un pilastro molto esplicito si chiama experiment e supporta la raccolta – e poi la sperimentazione – di nuove idee proposte dalle donne e dagli uomini del nostro team. Sappiamo che, per la loro natura esplorativa, queste proposte possono anche fallire, e in questo caso è meglio sperimentarle velocemente per fermarle il prima possibile. Ma alcune di esse saranno delle buone idee, di prodotti e servizi che faranno parte del successo dell’azienda nei prossimi anni».

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Martina Rossi

Coordinatrice editoriale

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