Economia, Treviso è la più performante del Veneto
Economia: Treviso è la più performante del Veneto. Non in linea con la media regionale e con le altre province, il numero di presenze turistiche
Il monitoraggio dell’Osservatorio economia e territorio delle CNA Veneto-Emilia-Romagna-Lombardia relativo al mese di marzo 2023 offre la fotografia di una Marca Trevigiana più performante delle altre province venete su alcuni indicatori, in particolare la demografia d’impresa.
Nel confronto marzo 2023-dicembre 2019 (e quindi pre-Covid) Treviso è l’unica provincia del Veneto che cresce di 166 imprese attive (+0,2%). La dinamica regionale e di tutte le altre province venete è invece negativa, con una perdita complessiva di quasi 6 mila impresa (-1,4%).
Su 424 mila 284 imprese, in Veneto, 121.522 sono artigiane. La moria a livello veneto ha interessato maggiormente questa tipologia di imprese: -4.053 unità (-3,2%) rispetto al periodo pre-covid. Anche in questo caso, Treviso è l’unica, tra le province venete, che “tiene” con un saldo positivo di +2 imprese e un totale di 22.632.
Positivo per la nostra provincia anche l’indicatore dell’export con +2 milioni e 779 mila euro rispetto al 2019 (+20%); il dato complessivo di 16 milioni 464 mila euro nel 2022 colloca Treviso al secondo posto in classifica dopo Vicenza, in un quadro di performance eccellenti di tutte le aree del Veneto e regionale (+26%).
Meno positivo invece il dato relativo all’occupazione. A differenza delle province di Venezia, Vicenza e Padova, non abbiamo ancora recuperato del tutto rispetto al periodo pre-Covid: rispetto al 2019, nel 2022 abbiamo 2434 occupati in meno, il -0,6%, ma sostanzialmente il linea con la media regionale.
Colpisce invece un dato fortemente negativo per Treviso, molto lontano dalla media regionale e dalle performance delle altre province, che è quello delle presenze turistiche nel 2022. Il crollo per la Marca Trevigiana è stato del 27% con circa 2,2 milioni di presenze nel 2019 e circa 1,6 milioni l’anno scorso, con 600 mila di presenze in meno.
CNA è comunque fiduciosa della ripresa anche del comparto turistico che, a livello regionale nel 2022 sul 2021, aveva comunque segnato un +30%; per il 2023 si aspettano dati che confermino il totale recupero sui livelli pre-Covid.
Gli ultimi tre anni sono stati uno stress-test senza precedenti per le imprese: c’è stata prima la pandemia, poi la guerra russo-ucraina con lo shock energetico, con la difficoltà a reperire materie prime e molti materiali e con il consistente rialzo dei loro prezzi.
La provincia di Treviso si caratterizza per una forte vocazione manifatturiera orientata all’export. Le imprese, quindi, competono sui mercati internazionali e lo fanno in una situazione di svantaggio, visto che sia la pandemia che lo shock energetico hanno colpito il nostro territorio in maniera molto più forte rispetto ai competitors.
E tuttavia, dall’osservatorio di CNA Treviso, possiamo testimoniare che il sistema della micro, piccola e media impresa della nostra provincia ha retto bene, perché nel corso di questi ultimi 15 anni di crisi praticamente ininterrotte, si è riorganizzato e ha rafforzato le proprie fondamenta.
«Ciò è confermato dalle attuali performance e ci permette di guardare al futuro con un certo ottimismo – afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso -. Un indicatore di salute del nostro sistema economico è il fatto che le imprese, pur in questo contesto difficile e sfidante, non hanno smesso di fare investimenti».
Se le imprese della nostra provincia hanno dato ancora una volta prova di flessibilità e solidità, garantendo risultati ben al di sopra le aspettative in un contesto di forte incertezza e imprevedibilità, rimangono tuttavia alcune importanti criticità, legate soprattutto alla competitività del sistema-Treviso, che rischiano di pesare in un contesto caratterizzato dalla forte inflazione e dal repentino aumento dei tassi di interesse.
«In questa fase è necessaria una particolare attenzione alle esigenze degli attori economici da parte dell’ente pubblico, anche locale – conclude il direttore di CNA -. L’ente pubblico infatti può contribuire in modo decisivo al rilancio dell’economia ritagliandosi un ruolo attivo e progettuale, anche grazie ai fondi del PNRR. Imprese competitive necessitano di un sistema territoriale competitivo, che le favorisca e le aiuti, o per lo meno non le ostacoli, nell’agire il loro ruolo di interesse sociale».
Da CNA Treviso