• 16/04/2024

Evoluzione e innovazione del mercato vinicolo

 Evoluzione e innovazione del mercato vinicolo

Alessandro Vella – DG Cantina Produttori Valdobbiadene-Valdoca

Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca, cantina cooperativa nata nel 1952, grazie alla volontà di 129 soci, oggi divenuti 600. Situata nella fascia collinare fra Valdobbiadene e Conegliano, nel cuore della zona di produzione del Prosecco Superiore, la Cantina Produttori di Valdobbiadene è una delle realtà più rappresentative della zona di produzione nota in tutto il mondo. Il gruppo è animato da un forte spirito di cooperazione ma anche da una visione e un’organizzazione di business precisa che ha portato a scelte imprenditoriali condivise, coraggiose e lungimiranti che stanno traghettando la Cantina verso un futuro da impresa 4.0. Abbiamo intervistato Alessandro Vella,  direttore generale Cantina Produttori Valdobbiadene-Valdoca

Come si evolve il mercato vinicolo italiano e in particolare nel Vostro core business?

Anche se non abbiamo ancora i dati definitivi sull’anno appena trascorso, le tendenze appaiono chiare: un calo di vendite nella grande distribuzione interna e una buona performance sulle vendite all’estero. Questo vale sia in generale per il mercato del vino che per il Prosecco, con delle differenze tra la tipologia DOC e la tipologia DOCG.

Il 2023 si prospetta come complicato e incerto, non si può negarlo. I costi del materiale (del vetro in primis) sono aumentati in modo a volte insostenibile. Parliamo anche del 65%-70% in più rispetto a gennaio 2022. La maggior parte di questi aumenti si riversano sui produttori e sarà difficilmente sostenibile nel lungo periodo.

Poiché l’inflazione incide pesantemente sulla capacità di spesa delle famiglie, ci si aspetta una contrazione dei volumi principalmente per prodotti premium, come il nostro Prosecco DOCG, sia per il marchio Cantina Produttori Valdobbiadene, che distribuiamo in GDO, che per il marchio Val d’Oca, dedicato quasi esclusivamente all’Horeca.

Si fa molta fatica a trasferire questi aumenti nel canale tradizionale che ancor di più nel canale GDO. Gli aumenti sono differiti nel tempo e nella quantità, ma la struttura subisce i costi nell’immediato.

Quale anno è stato il 2022 per Voi?

Il nostro anno fiscale, su cui ci misuriamo, è a cavallo dell’anno solare (1° Luglio al 30 Giugno).

Se consideriamo l’ultimo anno fiscale, quindi il ‘21-‘22, è stato un anno positivo: pur costretti ad aumentare i prezzi a causa della crescita dei costi, abbiamo tenuto sui volumi, registrando un segno positivo. Il fatturato è aumentato di circa il 5%. La soddisfazione più importante rimane quella di aver retribuito i nostri soci vitivinicoltori, poiché siamo una cantina cooperativa, con una liquidazione che rappresenta il 50% del nostro fatturato, in crescita rispetto all’ anno precedente.

In anni così difficili direi che possiamo essere soddisfatti, ma soprattutto sereni che in acque agitate i nostri marchi e la nostra struttura organizzativa stanno reggendo bene gli impatti negativi.

Quanto l’innovazione favorisce la sostenibilità?

L’innovazione applicata alla sostenibilità è sempre una buona cosa, l’importante è che non sia fine a sé stessa. Se torniamo ai concetti che stanno alla base di un approccio sostenibile e al suo sviluppo concreto, tenendo a mente quali vantaggi economici, sociali e ambientali (Eco-Innovation) può portare, non possiamo che considerare tutto questo positivo: dalle micro innovazioni di processo mette in atto dalle piccole medie imprese fino ai grandi progetti legati alle energie alternative.

Sforzarsi di creare economie circolari, adoperare sempre di più energia pulita (un bel vantaggio anche in termini di costi!), minimizzare gli sprechi attraverso l’innovazione tecnologica nella fase di imbottigliamento, risparmiare acqua dove possibile… Si tratta di tanti i singoli comportamenti che possiamo adottare scegliendo di innovare processi e micro processi: tutto questo genera indubbi benefici.

Noi da tempo siamo impegnati con il Bilancio di sostenibilità, abbiamo in lavorazione il terzo, e questo strumento ci aiuta a porci degli obiettivi precisi e di continuare a misurarci, evidenziando le aree di eccellenza e quelle di miglioramento. È un progetto in cui viene coinvolta tutta la struttura e in cui ogni dipendente deve fare la sua parte.

Giorgio Nadali

Giornalista, formatore, coach, scrittore

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