Dalla famiglia all’impresa: la convivenza generazionale accelera

Imprenditori senior che dovranno a breve “lasciare” le redini dell’azienda alle nuove generazioni. È questo il quadro che vedrà diverse aziende italiane affrontare un momento delicato chiamato oggi “convivenza generazionale”, e fino a ieri definito “passaggio generazionale”. Protagonista di questa nuova fase il Veneto, dove un quinto delle 80.900 aziende a gestione familiare presenti nel territorio tra il 2013 e il 2023 ha affrontato o affronterà il passaggio del testimone.
Dal passaggio alla convivenza generazionale
Ogni azienda familiare deve affrontare almeno un passaggio di testimone tra generazioni diverse. Questo è un augurio. Perché se l’azienda è sana il passaggio generazionale è la naturale conseguenza della sua longevità. Questi passaggi però non sono sempre semplici, e spesso le imprese a conduzione familiare subiscono transazioni complesse, casuali, non pianificate. Per questo motivo oggi l’argomento è oggetto di studio da parte delle università, ad esempio segnaliamo il corso Family Business, Master’s Degree in Business Administration, dell’Università di Padova, e tema di diversi congressi, non a caso Confindustria sta affrontando l’argomento con il ciclo di seminari IMPRESE DI FAMIGLIA – Valori, Persone, Futuro promosso da Confindustria Veneto Est nell’ambito del Desk Imprese di Famiglia, e se ne parlerà sicuramente durante il prossimo Family Business Forum, 6-7 luglio a Padova. Analisi e studi aiutano le famiglie ad affrontare il momento della convivenza generazionale in maniera graduale, programmata, per ottenere una progressiva cessione di responsabilità e aiutare tutto il gruppo impresa familiare ad affrontare positivamente il momento.
Le fasi della convivenza generazionale
Come ogni programmazione anche la convivenza generazionale necessita di fasi ben precise, scandite da regole condivise e accettate, dai criteri per le nuove assunzioni alle informazioni chiare sui ruoli in azienda, dall’analisi dei possibili conflitti d’interesse alla trasparenza su compensi e benefit. Solitamente i temi appena elencati vengono affrontati nella prima fase, momento indispensabile per sottolineare i valori dell’azienda e i suoi interessi. Successivamente verranno aggiornati e verificati gli assetti tecnico-societari che andranno a coinvolgere le nuove generazioni. Infine, si va a definire una fase di monitoraggio e di chiusura del momento di convivenza.
La convivenza generazionale è quindi un processo complesso, non avviene in un giorno e soprattutto non avviene casualmente. È un processo che va pianificato e guidato, composto da più fasi e che coinvolge diverse figure per un periodo di tempo relativamente lungo.
Convivenza generazionale: l’importanza delle relazioni
Le relazioni, sia interne all’azienda che esterne, rappresentano un capitale di assoluta importanza per l’azienda. Relazioni e contatti che nascono e sopravvivono grazie a rapporti di fiducia reciproca. Il momento della convivenza generazionale deve pianificare anche il trasferimento di queste relazioni, trasferimento che di fatto non si può basare solo sulla trascrizione di numeri di telefono e e-mail, ma che deve costruire un altro piano di fiducia con i nuovi interlocutori. Questo passaggio va coltivato nel tempo e deve venire programmato. Oggi il passaggio delle relazioni è più veloce rispetto al passato, le nuove tecnologie hanno raffreddato il valore delle relazioni portando a distanza i contatti e di conseguenza rendendo più facile questo passaggio, ma è anche vero che le aziende familiari fanno delle relazioni uno dei maggiori punti di forza della loro impresa.
I valori aziendali durante e dopo la convivenza generazionale
Ogni impresa identifica i suoi valori, principi morali sui quali si ispirano scelte e decisioni. Ma se questo è vero per ogni azienda, le aziende a conduzione familiare cercano di condividere con le nuove generazioni, e quindi hanno a cuore la continuità, di alcuni valori in particolare, spesso identificati con ascolto, dialogo e cultura del noi. Ascolto per sentire anche ciò che gli altri non dicono, dialogo per superare fasi critiche e cultura del noi per dare forza di gruppo all’azienda stessa: l’azienda esiste grazie al lavoro di tutti.
Convivenza e passaggio generazionale: parole chiave per non sbagliare
Un processo pianificato aiuta le aziende, tutte le aziende, a non commettere errori che potrebbero andare a rendere fallimentare il passaggio generazionale tanto atteso. Per questo motivo ricordiamo che il passaggio generazionale:
- è una opportunità, non un obbligo;
- deve essere un processo graduale;
- necessita di conoscenze e competenze come qualsiasi momento importante per l’impresa;
- ha bisogno di un confronto attivo tra le generazioni coinvolte;
- non va imposto ma condiviso;
- ha bisogno di fiducia: fiducia nelle nuove generazioni, che sono in grado di assumersi questa nuova responsabilità; fiducia nelle vecchie generazioni, capaci di trasmettere conoscenza.
Per approfondimenti: https://toscanaeconomy.it/tramandare-unimpresa-di-padre-in-figlio/
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