• 08/09/2024

Finanza innovativa per le imprese venete

 Finanza innovativa per le imprese venete

Enrico Sobacchi Anteos Capital Advisor

La finanza innovativa come strumento concreto di reperimento di nuova finanza. Nuove opportunità a cui  le imprese venete potranno accedere

Equity crowdfunding, direct lending, programmi di investimento finanziabili tramite mini-bond e basket bond, invoice trading: sono queste le nuove opportunità cui le aziende possono accedere in alternativa ai canali tradizionali di accesso al credito

 Si è parlato di finanza innovativa e nuovi canali di accesso al credito per le aziende, oggi pomeriggio all’M9 – Museo del ‘900, durante il convegno organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo assieme ad Innexta, società del sistema camerale.

Ad aprire il convegno è stato Massimo Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo che, durante il suo intervento, ha sottolineato la necessità di “prendere atto di questa rivoluzione copernicana che introduce importanti innovazioni nel campo del credito: ogni azienda, grande o piccola, deve trovare nuova forza in quanto senza finanziamenti non si può fare impresa”. Il convegno è stato moderato da Roberto Brero, Project Manager Corporate Finance di Innexta.

Sono seguiti poi gli interventi di importanti esperti del settore finanziario che hanno spiegato alla platea di imprese e di commercialisti ed esperti contabili presenti (ricordiamo che il convegno è stato accreditato come Formazione Professionale Continua all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) quali sono e come funzionano gli strumenti di finanza innovativa dall’equity crowdfunding al direct lending, dai programmi di investimento finanziabili tramite mini-bond e basket bond all’invoice trading.

Del ruolo della finanza innovativa e dell’equity crowdfunding per le aziende, in particolare per le MPMI, ha parlato Gianmarco Paglietti, Responsabile dell’Area “Sostenibilità, studi e ricerche” di Innexta. Per finanza innovativa (o complementare o ancora alternativa) si intendono tutti gli strumenti di finanziamento dedicati alle imprese che si affiancano al tradizionale credito bancario.

Svolgono, oggi, un ruolo di fondamentale importanza considerata la difficoltà di accesso al credito attraverso i canali bancari. Grazie gli strumenti di finanza innovativa è possibile, per le aziende, sviluppare dei piani di investimento e reperire fondi al fine di dare continuità all’attività aziendale.

L’equity crowfunding, normato in Italia nel 2013, è una forma di finanziamento che consente ad una “folla” (dall’inglese crowd) di investitori di finanziare start up innovative e piccole medie imprese erogando un contributo finanziario in cambio di azioni (nel caso di SPA) o di quote societarie delle imprese stesse (nel caso di SRL). Gli investitori sostengono aziende che ritengono avere potenzialità di crescita e di imporsi nel mercato diventandone soci.

Il processo di equity crowfunding avviene tramite appositi portali online autorizzati dalla Consob, i quali fungono anche da garante. Un’impresa può presentare un progetto tramite un portale online per avviare una campagna di raccolta fondi; la campagna deve avere un traguardo monetario minimo da raggiungere; in base al traguardo vengono stabilite le quote ed i loro importi.

Se l’azienda raggiunge il traguardo monetario minimo, in quanto ritenuta affidabile dagli investitori, può avviare il progetto e deve portarlo a compimento entro un termine stabilito, mentre gli investitori ne diventano a tutti gli effetti soci. Nel caso in cui l’azienda non raggiunga il traguardo minimo deve restituire le quote versate agli investitori.

Il direct lending, materia sulla quale è intervenuto Stefano Cocchieri di Overlend, è, invece, uno strumento simile ai finanziamenti bancari; la differenza sta nel fatto che a finanziare l’azienda non è la banca o l’istituto di credito ma degli investitori reali e retail. Si tratta, infatti, di un finanziamento con erogazione diretta effettuato da soggetti non bancari.

Il finanziamento concesso dagli investitori privati va restituito dall’azienda richiedente attraverso un piano di scadenze e con l’applicazione di un interesse concordato in via preventiva. Similmente all’equity crowdfunding le operazioni avvengono tramite apposite piattaforme online.

Nel caso della piattaforma di Overlend tutto il procedimento, dalla richiesta di finanziamento fino all’erogazione del prestito da parte dell’investitore, avviene digitalmente. Possono accedere al direct lending tutte le PMI ed in alcuni casi anche le start up.

I programmi di investimento delle aziende possono, inoltre, essere finanziati tramite minibond e basket bond. Minibond e basket bond sono stati presentati da Enrico Sobacchi di Anteos Capital Advisor.

minibond sono titoli obbligazionari o di debito di medio-lungo termine emessi da società non quotate in borsa, generalmente PMI, per sostenere, in genere, piani di sviluppo, operazioni di investimento straordinarie o di refinancing. Hanno un tasso di interesse riconosciuto sotto forma di cedola periodica ed una data di scadenza; possono essere emessi da società non quotate che abbiano almeno 10 dipendenti e 2 milioni di euro di fatturato annuo.

Non sono uno strumento di supporto alle aziende in crisi, bensì, un’opportunità di finanziamento sul mercato dei capitali per le aziende sane.

basket bond, invece, sono una forma di cartolarizzazione dei mini-bond e funzionano in questo modo: viene costituita una società veicolo SPV (Special Purpose Vehicle) al fine di investire in gruppi di mini-bond simili che vengono selezionati tramite criteri quali il settore merceologico di appartenenza o il territorio di provenienza. Una volta selezionati i mini-bond sui quali investire la società SPV emette a sua volta dei titoli di cartolarizzazione.

In questo modo i titoli obbligazionari emessi dalla società SPV sono garantiti dai mini-bond in cui si è investito (si chiamano titoli obbligazionari garantiti da un soggetto sottostante – Collateralized Debt Obbligation).

In seguito, Marco Tarroni di Workinvoice ha spiegato come funziona l’invoice trading. Tramite una piattaforma online specializzata un’azienda può decidere di cedere le proprie fatture commerciali ad un investitore, il quale versa in anticipo, all’azienda stessa, l’importo delle fatture cedute al netto di una commissione che rappresenta la remunerazione del rischio.

A ricorrere all’invoice trading possono essere società di capitali con fatturato consolidato e con una clientela solida dal punto di vista finanziario. La cessione della fattura può avvenire sotto due forme: pro solvendo (il rischio del mancato pagamento rimane in carico al cedente) o pro soluto (il rischio del mancato pagamento viene trasferito a chi acquista il la fattura). L’invoice trading ha come obiettivi l’ottenimento di liquidità nel breve periodo e l’evitare tensioni finanziarie.

Dopo gli interventi tecnici di presentazione degli strumenti di finanza innovativa sono intervenuti Mauro Rocchesso di Fidi Impresa & Turismo Veneto, Mauro Vignandel di Cofidi Veneto e Gianmarco Russo di Confindustria Veneto Est che hanno animato una tavola rotonda dedicata all’approfondimento del ruolo delle associazioni di categoria nel promuovere la finanza innovativa verso i propri associati ed al mondo delle imprese ed il ruolo dei Confidi in questo panorama di forte rinnovamento del sistema creditizio.

Leggi altre opportunità di business

Redazione

Leggi gli ultimi contenuti pubblicati anche sulla nostra testata nazionale https://www.italiaeconomy.it

ADV

Leggi anche