Giulia Putin è tra le 100 donne che hanno contribuito alla crescita del Paese
Filantrope, ricercatrici, creative e manager alla guida di realtà internazionali. Per il quinto anno consecutivo, Forbes Italia ha selezionato 100 figure professionali femminili che nel 2022, si sono distinte in diversi ambiti. Tra loro, quest’anno, anche Giulia Putin, Chief Purchasing Manager del Gruppo Serenissima Ristorazione, prima e unica donna a conquistare una posizione in questa special list nell’ambito della ristorazione collettiva
Forbes l’ha inserita tra le 100 donne che nel 2022, con il loro impegno e capacità di leadership, hanno aggiunto valore a settori come arte, lifestyle, finanza, scienza e sport, contribuendo alla crescita del Paese. Giulia Putin, chief purchasing manager del Gruppo Serenissima Ristorazione, si dice onorata di questo importante riconoscimento, tanto più che è l’unica nel settore della ristorazione collettiva ad essere inserita in questa speciale top list.
“Non appena ho saputo della notizia, ho reagito con molto stupore – dichiara la manager – confesso di essere rimasta incredula per due-tre giorni, poi ho realizzato che è davvero una grande soddisfazione per quello che sono riuscita a fare, nel mio lavoro, in ambito aziendale, anche per le donne di questa azienda. Ne ero consapevole, ma a volte hai bisogno anche di un giudizio indipendente. E insieme a questo sono arrivati tanti riconoscimenti e messaggi di stima, di cui vado fiera”.
Il Gruppo Serenissima Ristorazione è una realtà leader nel settore della ristorazione commerciale e collettiva, con più di 9.500 dipendenti, 14 società correlate, che produce 50 milioni di pasti all’anno, arrivando ad un fatturato consolidato superiore a 400 milioni di euro. La presenza femminile all’interno del Gruppo è molto numerosa e le donne rivestono anche posizioni apicali. “Uno dei nostri amministratori delegati è donna, a capo dell’ufficio qualità, dell’ufficio marketing&comunicazione così come nell’ufficio gare, abbiamo una donna – spiega la Putin – questo per dire che nella nostra realtà aziendale si può crescere se si ha voglia di mettersi in gioco e dare il proprio contributo”. Giulia Putin rappresenta la seconda generazione della famiglia Putin, proprietaria del Gruppo Serenissima Ristorazione. Dal 2006 ricopre la carica di chief purchasing manager con il compito di gestire le procedure d’acquisto, coordinare le attività dei buyer e, tra le altre attività, fornire analisi dei report sugli acquisti per perseguire obiettivi di costante miglioramento. Ma Giulia Putin è anche la mamma di Pietro (11 anni), Alessandro (8 anni) e Anna (4 anni). Non ha mai dovuto scegliere tra famiglia e carriera. Ha scelto di conciliare entrambi gli aspetti nella sua vita, ma lo ha potuto fare grazie al supporto di persone per lei molto importanti.
“Noi donne ci mettiamo costantemente in discussione e sentiamo l’esigenza di dimostrare, soprattutto se dobbiamo conciliare carriera e famiglia – spiega la Putin – se io sono riuscita a realizzarmi professionalmente lo devo molto a mio marito Federico, che mi ha aiutata moltissimo nella gestione della famiglia, ma anche a mia madre che mi è stata sempre vicina in questo e a mio padre, il regista vero di Serenissima Ristorazione, che mi ha sempre dato una grande fiducia e non è mai entrato nel mio ruolo e nell’ambito delle mie decisioni”.
Dopo avere conseguito la laurea in Economia e Legislazione di Impresa all’Università Bocconi di Milano, Giulia Putin sente il bisogno di dimostrare di “saper fare la sua parte”, per questo va a lavorare alla PricewaterhouseCoopers di Verona dove segue diverse aziende e acquisisce competenze ed esperienza. “È stato interessante e formativo – spiega la manager – e tutto quello che ho imparato l’ho portato con me, in azienda, dove sono rientrata 16 anni fa subentrando ad un’altra donna, che per 20 anni ha affiancato mio padre nella conduzione di Serenissima, Sonia Fosser e che adesso riveste il ruolo di amministratore delegato”.
Le donne, all’interno del suo Gruppo, rivestono anche posizioni “di comando”, ma oggi, una donna ha le stesse opportunità di carriera di un uomo a parità di talenti/capacità?
“Non mi sento di dare un giudizio in generale – afferma Giulia Putin – ma se faccio riferimento alla mia esperienza, sono cresciuta in base alle mie capacità e ai miei talenti e nella nostra azienda funziona alla stessa maniera, chi desidera dare il suo apporto trova il suo posto e questo a prescindere dal sesso biologico”.
Che consiglio si sente di dare alle giovani donne che aspirano ad una carriera manageriale? “Lo stesso consiglio che darei ai miei figli: di investire su loro stessi, studiare, informarsi e avere la tenacia di provarci sempre, anche quando le cose apparentemente non vanno bene. Il mio consiglio è rivolto sia agli uomini che alle donne: investite nella vostra professionalità, mettete a frutto i vostri talenti, ovvero quello che sapete fare e soprattutto credeteci. Credete in chi siete e soprattutto in chi volete essere”.
La determinazione e il coraggio sono valori presenti all’interno della realtà aziendale, Giulia Putin li incarna e per questo rappresenta un modello d’ispirazione per i propri dipendenti.