Il caso di successo Borsoi

Il vero reshoring è negli USA: il caso di successo Borsoi (Vittorio Veneto)
Numeri incoraggianti e superiori alle stime arrivano dal nuovo rapporto sull’occupazione USA: 216.000 posti di lavoro creati rispetto a novembre (gli analisti si aspettavano un aumento pari a 170.000). Negli Stati Uniti il tasso di disoccupazione rimane stabile al 3,7%: un dato importante che ha determinato il successo dell’economia americana per tutto il 2023, con risvolti positivi soprattutto per le esportazioni italiane.
“Questo – spiega Lucio Miranda, presidente di ExportUSA, società di consulenza che segue l’avvio e lo sviluppo delle imprese italiane in USA – dipende dal fatto che nel 2022 l’America è riuscita ad aumentare i tassi di interesse, ridurre l’inflazione e, contemporaneamente, scongiurare la recessione e così ha attratto gli investimenti delle imprese del Nord Est”.
Gli esperti parlano di soft landing, atterraggio morbido: un raffreddamento dell’economia americana e dell’inflazione, senza eccessive ripercussioni per l’occupazione. Secondo le previsioni di ExportUSA, il trend per il 2024 avrà risvolti ancor più incoraggianti: mentre tutto il 2023 è stato caratterizzato dalla lotta all’inflazione – che si è conclusa con l’importante decisione da parte della FED di non alzare i tassi di interesse, ma al contrario di cominciare a tagliarli – nel 2024 sia la Federal Reserve che il mercato stanno mantenendo un atteggiamento positivo, di chi confida di aver vinto la battaglia. Tutti buoni segnali che porteranno a nuovi traguardi importanti per l’economia USA e per le nostre esportazioni negli States.
“In assenza di una politica di bilancio di stampo keynesiano come quella intrapresa dalla Casa Bianca (Inflation Reduction Act) – aggiunge Lucio Miranda – con un’iniezione di capitale pari a 1700 miliardi per il rinnovo delle infrastrutture e la transizione all’economia green, le decisioni di Powell avrebbero inciso negativamente sull’occupazione. Fortunatamente le due posizioni hanno mantenuto la situazione in equilibrio”.
Inoltre, l’inflazione dell’ultimo triennio è molto diversa se rapportata ai fenomeni del passato: l’aumento dei prezzi è stato provocato in gran parte dallo scardinamento delle linee di approvvigionamento a seguito della pandemia ed è legato più all’offerta che alla domanda.
Il caso di successo: Borsoi srl. Borsoi srl progetta, produce e commercializza macchinari per gli articoli tessili imbottiti (ad esempio cuscini e piumoni da letto). Dalla preparazione dei materiali per l’imbottitura, al riempimento, alla cucitura fino al packaging (“From Bale to Box”).
Si tratta di impianti altamente automatizzati con elementi di robotica.
L’azienda è dotata anche di tecnologie speciali: in particolare, una soluzione per il recupero della piuma dagli articoli imbottiti a fine vita. Attualmente Borsoi è impiegata anche nella progettazione di macchinari per la gestione e il recupero degli scarti tessili. Il mercato americano è quello che in inglese si definisce “the place to be”e ha reso l’azienda competitiva e appetibile, soprattutto per le soluzioni più automatizzate.
“Il cliente americano che si rivolge a noi – spiega Andrea Borsoi, CEO del Gruppo – vuole ammodernare i propri impianti per aumentarne sia la capacità produttiva, sia gli standard qualitativi del prodotto finale. Tale cambiamento è sostenuto anche dal fenomeno del reshoring: il riorientamento nelle linee di approvvigionamento”.
L’azienda ha iniziato a commercializzare negli States da 5 anni e, nel 2021, ha costituito la propria società a New York. Nel 2023 ha assunto il primo dipendente americano: un tecnico per il servizio post-vendita e per l’installazione dei macchinari. Borsoi lavora principalmente con gli Stati della Costa Est. Dalla costituzione della società in America, il fatturato ammonta a circa 2 mln di dollari.
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