Il motore del commercio veneto

Patrizio Bertin
Confcommercio Veneto promuove turismo, innovazione e sostenibilità, valorizzando cultura e imprese locali per competere in un mercato globale. Vediamolo insieme al suo presidente Patrizio Bertin
In un contesto in cui turismo e cultura si intrecciano con il tessuto economico locale, le sfide sono molte: digitalizzazione, sostenibilità e competizione globale. In questo sistema, Confcommercio Veneto gioca un
ruolo di primo piano, supportando le imprese nel cogliere le opportunità e nell’affrontare i rischi di un mercato sempre più globalizzato e digitalizzato. Ne abbiamo parlato con il suo presidente Patrizio Bertin.
Patrizio Bertin, come descriverebbe oggi lo stato di salute del settore turistico in Veneto?
«Il settore turistico in Veneto gode di ottima salute. Negli ultimi anni abbiamo ottenuto risultati straordinari, sia nelle città d’arte sia in altre aree della Regione. Il Veneto offre una varietà unica di attrazioni, dal mare alle Alpi, dai laghi alle terme. Questa completezza ha attirato un’affluenza importante, rafforzando il ruolo del turismo come motore per lo sviluppo economico e il benessere del nostro territorio. È fondamentale mantenere questo trend positivo».
Il Veneto è una delle regioni più visitate d’Italia, ma quali sono le principali sfide che i commercianti e le imprese locali affrontano nel settore turistico?
«La principale sfida per le nostre imprese è mantenere un alto livello di preparazione tecnologica e digitale. Oggi è essenziale offrire esperienze che soddisfino le aspettative e le emozioni dei clienti. Dobbiamo anche rafforzare il marketing regionale per comunicare meglio la nostra offerta in un contesto sempre più globale. È importante diversificare i flussi turistici, puntando su mercati nuovi e consolidando quelli esistenti. Innovazione, digitalizzazione e promozione a 360 gradi sono quindi priorità imprescindibili per continuare a crescere».
Con l’aumento dei flussi turistici in città come Venezia, come possono le imprese e le amministrazioni trovare un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale?
«Venezia è un caso particolare, dove il turismo è talvolta eccessivo. Tuttavia, per le altre città d’arte, la sostenibilità rappresenta una priorità. Confcommercio Veneto sta lavorando per preparare le imprese a operare in modo sostenibile, un tema cruciale per il futuro. La sostenibilità non è solo una questione ambientale, ma anche un’opportunità per attirare giovani consumatori, sempre più sensibili a questi valori. Un’azienda sostenibile è un’azienda proiettata nel futuro».
La cultura è un motore fondamentale per il turismo. Quali strategie propone Confcommercio Veneto per valorizzare il patrimonio artistico e culturale della regione?
«Il Veneto vanta un patrimonio culturale eccezionale, riconosciuto anche dall’Unesco. Confcommercio punta a rafforzare la promozione di questi luoghi attraverso fondazioni turistiche specializzate. Queste fondazioni, già operative a Verona e presto anche a Padova, rappresentano strumenti fondamentali per una comunicazione efficace e mirata. Inoltre, il nostro obiettivo è collaborare con istituzioni e imprese per creare una rete di promozione forte e coesa, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo».
Crede che le imprese locali siano sufficientemente coinvolte nella promozione degli eventi culturali? Come potrebbero collaborare meglio con le istituzioni?
«Le imprese locali hanno un ruolo cruciale nella promozione degli eventi culturali, ma c’è ancora margine di miglioramento. Da soli, infatti, non si va lontano. Per questo, come associazione, stiamo promuovendo la formazione e la collaborazione tra imprese e istituzioni. È fondamentale creare strategie di marketing accattivanti e preparare le aziende ad accogliere gli eventi con professionalità. Fondazioni dedicate, come quelle già citate, rappresentano strumenti chiave per migliorare la cooperazione e rendere più incisiva la promozione del territorio».
Ci sono nuovi mercati o segmenti turistici su cui il Veneto dovrebbe puntare per diversificare la sua offerta?
«Il Veneto deve puntare su mercati emergenti e consolidare quelli tradizionali. Ad esempio, Paesi del Nord Europa, come Finlandia, e mercati lontani, come Vietnam e Laos, stanno mostrando interesse verso destinazioni culturali come la nostra. Gli Stati Uniti e il Nord America rimangono fondamentali, grazie alla loro ammirazione per la nostra storia e cultura. È importante riprendere iniziative come fiere e missioni internazionali per promuovere il territorio in modo diretto, creando curiosità e interesse. Solo così potremo continuare a diversificare e attrarre nuovi flussi turistici».