• 26/01/2025

Premio Cambiamenti CNA

 Premio Cambiamenti CNA

Il Premio Cambiamenti CNA valorizza le start up innovative per promuovere nuova imprenditorialità. Ne abbiamo parlato con Diego Stimoli, presidente dei Giovani Imprenditori CNA Veneto

In 10 anni l’Italia ha perso quasi 156mila imprese giovanili e in Veneto la flessione è ancora più marcata. La variazione delle imprese iscritte al Registro Imprese delle CCIAA a fine 2020 si attesa al -27 per cento, che in termini assoluti significa un calo di 12.641 imprese, dalle 46.827 del 2011 alle 34.186 del 2020. Sempre meno giovani, quindi, e sempre più inattivi, tanto che le imprese over 60 superano quelle under 35 mettendo a rischio il ricambio generazionale.

In questo scenario emerge come esempio virtuoso il Premio Cambiamenti CNA per le nuove imprese innovative italiane. All’ottava edizione, quest’anno, hanno partecipato 6.394 start up, contro le 1.132 del 2023: tutte “imprese che guardano oltre” come recita il claim dell’iniziativa, che vuole portare alla ribalta neoimprese e start up che con passione e coraggio sviluppano idee, sperimentano, creano e fanno innovazione in chiave diffusa.

VENETO ECONOMY - Premio Cambiamenti CNA
Diego Stimoli

Diego Stimoli, quali sono le principali sfide che i giovani imprenditori affrontano oggi nel mondo del lavoro?

«Le sfide sono numerose, a partire dall’accesso al credito, che non è così facile e scontato. Oggi, fare impresa significa affrontare un mercato estremamente competitivo che richiede un modello di business tecnologico e innovativo. Tutte le start up, compresa la mia avviata circa dieci anni fa, condividono la stessa esigenza e cioè la necessità di un maggiore supporto per avviare e far crescere l’impresa, sia in termini di consulenza che di accesso a finanziamenti agevolati. Fare impresa da soli è complicato e le associazioni di categoria dovrebbero offrire più servizi per aiutare i giovani a superare questi ostacoli».

Quali settori produttivi in Veneto stanno mostrando una maggiore richiesta di capitale umano? Ci sono opportunità particolari su cui i giovani dovrebbero puntare?

«In Veneto la domanda di capitale umano è trasversale a molti settori, specialmente nel manifatturiero, dove le competenze richieste stanno cambiando rapidamente. Non c’è un settore che emerge particolarmente, ma tutte le aziende necessitano di lavoratori formati e aggiornati. Un’opportunità concreta per i giovani che vogliono fare impresa è il Premio Cambiamenti promosso da CNA, che supporta le start up con un premio in denaro per il primo classificato di 20mila euro e 5mila euro al secondo e al terzo, oltre a un aiuto concreto per sviluppare il proprio modello di business.

L’iniziativa è aperta alle imprese innovative e tecnologiche con meno di 50 dipendenti che vogliono crescere e innovare. Quest’anno, il 29 novembre, all’Università di Vicenza si terrà la semifinale del Veneto, e il finalista avrà l’opportunità di andare a Roma a presentare la propria start up davanti a una giuria di esperti. Questa iniziativa rappresenta una grande opportunità per chi vuole farsi strada nel mondo imprenditoriale e si affianca ai servizi che, come Giovani Imprenditori, mettiamo in campo per aiutare a 360 gradi le nuove imprese a creare un efficace modello di business».

Quali competenze sono fondamentali per il futuro? C’è abbastanza attenzione a queste competenze nel sistema educativo e formativo italiano?

«Le competenze fondamentali per il futuro non saranno solo tecniche, ma soprattutto trasversali. Soft skills come il problem solving, la creatività e la capacità di adattamento saranno sempre più richieste. Il sistema educativo italiano sta cercando di adattarsi, ma c’è ancora del lavoro da fare per integrare meglio queste competenze nel percorso formativo. Una formazione continua è essenziale per restare competitivi in un mercato in continua evoluzione».

In che modo la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica stanno trasformando le competenze richieste nel mercato del lavoro?

«La digitalizzazione ha automatizzato molti processi, riducendo gli errori e migliorando l’efficienza. Le

competenze richieste oggi sono più tecniche e ingegneristiche, con un forte focus sulla gestione dei dati e delle nuove tecnologie. Nascono così nuove figure professionali, come il Prompt Manager, che interagisce con l’intelligenza artificiale perché oltre a saper utilizzare le tecnologie, bisogna saperle governare per ottenere risultati concreti e precisi».

A livello regionale e nazionale, quali politiche sono necessarie per incentivare l’occupazione giovanile e sostenere lo sviluppo imprenditoriale?

«A livello regionale, il bando per l’imprenditoria giovanile della Regione Veneto, che siamo riusciti a ottenere dopo anni di lavoro e di confronto, è un passo importante, fornendo contributi e agevolazioni ai giovani imprenditori. Nel mese di marzo saranno

circa cento i giovani imprenditori e imprenditrici che otterranno un contributo a fondo perduto a supporto della loro attività. A livello nazionale, stiamo lavorando per semplificare il passaggio generazionale nelle aziende, riducendo la burocrazia e la pressione fiscale. Queste misure sono cruciali per incentivare i giovani a prendere il controllo delle imprese familiari e per mantenere viva l’imprenditoria»

Leggi altre opportunità di business.

Simona Savoldi

Giornalista e addetta stampa

ADV

Leggi anche