Injob, nel 2023 ricavi in crescita del 14%
Injob, nel 2023 ricavi in crescita del 14%, prosegue il percorso di consolidamento avviato nel 2021
- Nel 2023, la recruitment company – dal 2021 parte di W-Group – ha registrato ricavi per € 80 milioni, in crescita del 15% sull’esercizio precedente, nonostante un contesto di mercato generalmente piatto. Positivi gli utili, che si sono attestati a € 1,3 mln (+14% YoY);
- Nell’anno passato, sono stati 6.500 i profili professionali somministrati da inJob, a oltre 1500 aziende clienti.
Conoscenza diffusa del mercato, soluzioni innovative e vicinanza ad aziende e talenti: questi i punti di forza sui quali inJob, recruitment company specializzata in profili professional, ha avviato un percorso di consolidamento sul mercato cominciato nel 2021, anno che ha visto l’ingresso della Società in W-Group, primo gruppo italiano multi-brand e multi-mercato di human resource solutions, fondato e guidato da Federico Vione.
Nonostante un contesto di mercato generalmente piatto per il mondo lavoro, inJob ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 80 milioni di euro, in aumento del 15% sul 2022 e del 39% sul 2021. Da sottolineare il valore degli utili (1,3 milioni) che, anche grazie agli importanti investimenti realizzati, alla messa a terra di diversi progetti strategici e all’apertura di nuove filiali, cresce del 14%.
Queste ultime, importanti driver di sviluppo nell’ultimo biennio, hanno permesso a inJob di rafforzare la sua presenza capillare sul territorio: nel corso dell’anno – oltre al rafforzamento della propria presenza su Milano – infatti sono stati aperti 6 Career Center (Cremona, Mestre, Paratico, Reggio Emilia, Treviglio, Thiene) raggiungendo il totale di 11 nuove sedi negli ultimi due anni.
Un’espansione in grado di trainare anche le assunzioni della società: nel 2023, infatti, inJob ha assunto oltre 50 persone, un trend che proseguirà nel 2024, e che porterà l’azienda a chiudere l’anno con più di 200 dipendenti.
Ma inJob ha dimostrato la sua solidità anche per quanto riguarda il suo core business, ovvero la selezione di personale qualificato per i settori e per i brand più rappresentativi del Made in Italy. Nel 2023 ha infatti somministrato 6500 profili a oltre 1500 aziende clienti (in crescita del 30% sul 2022).
Dei numeri che testimoniamo la forza di una società che si muove all’interno di un mercato, quello del lavoro, che nel 2023 ha attraversato una fase di notevole stallo e ha dovuto fare i conti con il fenomeno del Talent Shortage: secondo il World Economic Forum, a livello globale 3 datori di lavoro su 4 hanno segnalato difficoltà nel trovare il talento qualificato.
Una situazione ancora più accentuata dal forte mismatch tra domanda e offerta, testimoniato dal recente Osservatorio sul mercato del lavoro di W-Group: secondo l’indagine, l’85% delle aziende ricerca l’esperienza professionale come requisito fondamentale, seguita da una personalità in linea con la propria cultura (57%) e una formazione adeguata (36%). Ma sono proprio le qualifiche necessarie (62%) e l’esperienza sul campo (46%) a mancare fra i candidati.
Come riportato dall’Osservatorio, rispondere a questo disallineamento è possibile attraverso due strade: introdurre agevolazioni da parte del Governo per chi promuove percorsi di formazione specifici (29%), ma soprattutto favorire il dialogo fra sistema educativo e aziende e allineare i percorsi formativi alle richieste di nuove professioni (51%).
La formazione infatti – sia fuori sia all’interno delle mura aziendali – sta assumendo un ruolo sempre più cruciale, dato che l’apprendimento continuo dei dipendenti attraverso percorsi di upskilling e reskilling – quest’ultimo ritenuto un metodo efficace per riqualificare le figure già inserite da quasi il 40% delle aziende – permette di acquisire le competenze necessarie per affrontare le maggiori sfide del futuro, come ad esempio quelle poste dall’automazione e dall’intelligenza artificiale.
“Siamo molto soddisfatti di questi risultati, solida testimonianza della stabilità di inJob, dell’efficienza del suo core business e dell’operato di tutte le sue persone” commenta Enrica Ronchi, Managing Director di inJob. “Siamo fiduciosi che anche il 2024, che già in questo primo trimestre ha registrato una crescita a doppia cifra, possa essere un anno di consolidamento di tali numeri, ma anche di ricerca di nuove prospettive e superamento di nuovi traguardi.
Per continuare a crescere è infatti necessario adottare approcci sempre più all’avanguardia, che possano colmare in maniera innovativa l’ampio mismatch che caratterizza lo scenario del mercato del lavoro di oggi. Ciò implica la creazione di progetti creativi che da un lato rispondano alle esigenze immediate delle aziende e dall’altro possano supportare le fasce di popolazione più vulnerabili, favorendone la mobilità lavorativa e territoriale, l’inclusione sociale e contribuendo così a un impatto positivo e duraturo sul territorio e sulle sue risorse”.
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