• 12/07/2025

Innovazione per il futuro dello sport

 Innovazione per il futuro dello sport

Ride the future: strategie e innovazione valori vincenti per i territori l’evento di Confindustria Belluno Dolomiti per il futuro dello sport

«L’innovazione nello sport può essere un volano vincente per i territori, ma è necessario lavorare in modo sistemico: le aziende da sole non possono produrre innovazione senza un territorio che abbia come base il senso dell’innovazione. Oggi l’innovazione è complessa e capital intensive, la velocità del cambiamento rende tutto obsoleto molto più rapidamente e solo facendo sistema possiamo affrontare queste sfide».

Lo ha affermato Alberto Baban, presidente della Fondazione Nord Est e di VeNetWork, aprendo ‘Ride the Future: la nuova frontiera dell’innovazione nel mondo bike’. L’evento, promosso da Confindustria Belluno Dolomiti con il supporto di Elis Innovation Hub, Wylab e Industrio Ventures, si è tenuto nell’ambito della seconda edizione dello Sport Business Forum con la partecipazione di esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali.

Obiettivo dell’approfondimento, affrontare i temi chiave come i nuovi modelli di business basati sulle startup e sulle piattaforme digitali, l’utilizzo di materiali innovativi come il carbonio riciclato, le applicazioni digitali e la gestione dei dati, con un crescente impiego dell’intelligenza artificiale.

Alessio Cremonese, vicepresidente di Confindustria Belluno Dolomiti, ha evidenziato il peso economico del settore bike in Italia: «Abbiamo oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato, 100 marchi e 10.000 addetti. Se aggiungiamo l’indotto turistico ed enogastronomico, il valore complessivo supera i 20-25 miliardi. Tuttavia, occorre investire nelle infrastrutture e partire dalle scuole per diffondere la cultura dello sport fin dai giovani. Il governo sta facendo passi avanti, ma c’è ancora molta strada da fare per raggiungere i livelli dei paesi del Nord Europa».

Federico Smanio, amministratore delegato di Wylab, il primo incubatore di startup Sport Tech in Italia, ha posto l’accento sul ruolo delle nuove imprese tecnologiche: «Oggi esistono oltre 6.000 startup a livello mondiale che guidano l’innovazione nello sport, dalla performance degli atleti alle infrastrutture intelligenti, dal coinvolgimento dei fan alla data analytics. In Italia serve però più capitale e un ecosistema più aperto all’innovazione. Le startup sono il principale motore dell’innovazione sportiva e il nostro auspicio è che l’ecosistema italiano possa crescere e competere a livello globale».

Che sia attraverso i microchip indossabili, i materiali o lo sviluppo di nuovi dispositivi per garantire la sicurezza e la salute, l’innovazione sulle due ruote non è riservata al mondo dei professionisti. Come ha sottolineato Stefano Gobbi, di Sport e Salute, ci sono infinite applicazioni possibili per il mondo degli amatori e dei ciclisti occasionali: «dalla correzione della postura, in chiave chiaramente medico preventiva, alla diffusione della pratica sportiva, vediamo con favore il connubio tra sport e tecnologie». Al punto, ricorda Gobbi, «che con un recente bando sono stati finanziati 201 comuni, moltissimi sotto i 5.000 abitanti, per lo sviluppo della mobilità sostenibile».

L’evento ha confermato il ruolo centrale dell’innovazione per il futuro del settore bike e dello sport system italiano, sottolineando la necessità di fare sistema e investire in nuovi modelli di sviluppo per affrontare le sfide globali.

Leggi altro in primo piano

Redazione

Leggi gli ultimi contenuti pubblicati anche sulla nostra testata nazionale https://www.italiaeconomy.it

ADV

Leggi anche