La Medaglia dell’architettura del vino

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Grande partecipazione al premio “La Medaglia dell’architettura del vino” dell’ordine degli Architetti di Treviso: 32 progetti arrivati
Giovedì via ai lavori della giuria, Premiazione del vincitore il 30 maggio
Iniziati giovedì 9 maggio i lavori della giuria del premio “La Medaglia dell’architettura del vino”, per selezionare il vincitore tra i 32 progetti pervenuti. L’iniziativa, ideata dall’Ordine degli architetti di Treviso, in accordo con il Comune di Valdobbiadene, è dedicata a progetti di trasformazione, cura e valorizzazione del paesaggio e dei luoghi votati al vino, con l’obiettivo di sviluppare una riflessione collettiva sul rapporto tra i luoghi del vino e le infrastrutture che contribuiscono a organizzare e definire in modo sostenibile suoi paesaggi.
Il premio rappresenta una ricognizione attiva in Italia sulle trasformazioni dei territori in corso e apre un confronto pubblico tra i diversi attori coinvolti nell’attuale processo di riorganizzazione delle nuove dinamiche tra: progetto, terroir, viticultura e paesaggi.
L’obiettivo dell’Ordine degli architetti della provincia di Treviso è mettere in relazione la dimensione produttiva del vino con le differenti autorialità del progetto di architettura e paesaggio, stabilire opportunità di incontro e dialogo sul futuro dei territori e dei luoghi sensibili.
In quest’ottica la scelta dei componenti della Giuria è particolarmente significativa. Infatti, i giurati rappresentano un mondo articolato nell’ambito degli studiosi del Paesaggio in generale e dei territori del vino in particolare: agli architetti Gerd Bergmaister, Paola Cigalotto e Fiorenzo Valbonesi si affiancano Simone Ghiaroni, antropologo, e l’agronoma Camilla Zanarotti, esperta landscape designer.
Ecco che allora l’approccio all’analisi dei progetti presentati avverrà su letture trasversali e innovative rispetto ai tradizionali concorsi di architettura.
La selezione delle opere punterà a costruire una piattaforma culturale di rinnovamento dei paesaggi del vino, creerà un archivio contemporaneo di buone pratiche di integrazione e valorizzazione dei luoghi della produzione e della convivialità. Offrirà agli attori coinvolti in questo processo di mutazione un registro di possibilità per la cura e lo sviluppo del turismo e della vitivinicoltura sostenibile in Italia.
Infine, La medaglia dell’architettura del vino è un’occasione per mettere in relazione differenti realtà territoriali del paese aprendo un dialogo nazionale qualitativo sulla costruzione di un paesaggio sensibile e attento al ruolo dei luoghi di valore. Il premio avrà il compito di evidenziare architetture votate alla cura dei territori e del loro immaginario premiando azioni condivise e volte all’incontro tra progetto e comunità.
Il 30 maggio si svolgerà la premiazione del vincitore a Villa dei Cedri a Valdobbiadene (TV).
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