Le priorità degli agenti immobiliari di Confcommercio
Contrasto all’abusivismo, formazione ed aggiornamento per affrontare il mercato in evoluzione: sono le priorità degli agenti immobiliari di Confcommercio
Nuovo corso e nuovi progetti per gli agenti immobiliari di Fimaa-Confcommercio, il gruppo presieduto dal vittoriese Mauro Posocco che si è riunito, alla presenza dei vertici provinciali: il segretario Fabio Marcolin e il coordinatore Nicola Dal Dosso per l’avvio del nuovo mandato.
“Due i temi prioritari che il gruppo affronterà nell’immediato” – spiega il presidente Posocco- “il contrasto all’abusivismo e la formazione professionale, che sarà condotta con contributi seminariali a livello provinciale, regionale ed interegionale perché le nostre competenze sono in continua evoluzione, i cambi di scenario del mercato ce lo richiedono”.
L’abusivismo, nel comparto immobiliare, è una “piaga”, che negli ultimi tempi, con l’allargarsi delle reti di franchising di agenzie, ha subito una recrudescenza, nonostante l’intensificarsi delle segnalazioni agli organi competenti. “Nel nostro settore” – spiega Posocco –“molti soggetti, senza essere iscritti al ruolo di agenti, si sentono di poter chiudere “l’affare” e svolgono attività di intermediazione senza averne il titolo e le competenze, con il conseguente aumento di truffe e contenziosi. La complessità normativa cui siamo soggetti, unita alla tutela del cliente, richiede invece una sempre maggiore assunzione di responsabilità da parte dell’agente immobiliare. Per questo motivo, FIMAA Treviso organizza seminari e corsi di aggiornamento continui, puntando sulla formazione. Per fare bene i mediatori servono conoscenze tecniche, economiche, creditizie, fiscali, legislative e di comunicazione, è un mestiere complesso, non ci si improvvisa”.
Secondo FIMAA, il mercato, nel primo periodo post-Covid, appare sostanzialmente stabile con alcune incertezze dovute principalmente all’aumento dei tassi variabili dei mutui, che ha messo in crisi molte coppie e famiglie allontanandole dalla decisione di acquisto, e alla lievitazione dei costi delle materie prime per le ristrutturazioni, chiaramente ricollegabili all’effetto superbonus 110 ed ai molti cantieri aperti.
“Di fatto” -conclude Posocco- “a parte la fascia alta del mercato che non ha mai conosciuto crisi e che segue un suo andamento, le nuove norme sulle classi energetiche penalizzano tutto il patrimonio immobiliare datato, con conseguente deprezzamento e difficoltà di vendita. A questo si aggiunge poi l’aspetto del credito e dei mutui, che certo non aiuta i giovani e le coppie, soprattutto con lavori autonomi o a tempo determinato. L’agevolazione under 36, peraltro in scadenza, richiede istruttorie lunghe e per molti istituti di credito non è accessibile”.
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