Nasce il museo Zordan a Valdagno Vicenza

Maurizio Zordan
Intervista a Maurizio di Zordan, presidente Zordan
Sostenere gli investimenti nella cultura contribuisce a veicolare la propria immagine, aiuta ad avviare relazioni con potenziali clienti pubblici e privati, consente un posizionamento di mercato innovativo, crea sinergie tra arte e attività della società. Ma la diffusione della cultura contribuisce, in certi casi, anche a valorizzare il territorio e le persone che ci vivono e lavorano. Proprio questi sono i concetti che Zordan (sito web) da sempre traduce in fatti concreti aggiungendo anche altri tasselli
Zordan, il punto di riferimento per i brand del lusso nella realizzazione di spazi retail attraenti per i clienti e sostenibili per l’ambiente e per l’uomo, nasce a Valdagno nel 1965. Il suo successo lo deve alla realizzazione di un efficace modello di business fondato non solo sulla rigorosa applicazione delle proprie competenze tecniche, ma anche sulla centralità dell’uomo nella vita aziendale. Obiettivo è quello di favorire lo sviluppo della comunità locale attraverso l’educazione e la bellezza.
Oltre a essere una delle aziende sostenitrici del movimento B Corp in Italia, Zordan è la prima azienda a livello globale nel settore dello shopfitting e arredamento di design ad ottenere già nel 2016 la certificazione B Corp, oggi l’azienda ha realizzato un museo.
Si tratta di un progetto che viene creato con una duplice missione tesa a soddisfare diverse esigenze: essere uno strumento a disposizione dell’azienda e, al contempo, avere un ruolo istituzionale culturale inserito nel territorio. Un progetto complesso ma perfettamente adattabile a una realtà come Zordan, che fonde nel suo dna abilità imprenditoriali e un forte commitment valoriale.
A cura di Marco Montemaggi, esperto in heritage marketing e brand identity, il museo vuole dare consapevolezza al ruolo della cultura e dell’arte come veicoli valoriali. Attraverso esso, si vuole promuovere una cultura d’impresa “contemporanea “, orientata a generare profitto e allo stesso tempo un impatto positivo sulle persone e sul pianeta. Il flusso narrativo, che si snoda lungo le tre stanze del museo, illustra tre elementi di sviluppo dell’azienda:
- Timeline. L’intreccio delle linee temporali narra lo sviluppo dell’impresa e delle sue strategie in un continuo rapporto di interconnessione valoriale con il territorio di origine e vuole rappresentare quanto il territorio di appartenenza può contribuire a plasmarne i primi stadi evolutivi.
- Wunderkammer. La “camera delle meraviglie” è all’origine del concetto moderno di museo, e vuole rappresentare, in questo caso, attraverso un’esperienza immersiva, come l’azienda interpreta la propria filosofia e i propri valori calandoli nei propri processi operativi e strategici.
- Art for Sustainability. Questo è uno spazio temporaneo creato per trattare il tema della sostenibilità attraverso l’universale linguaggio dell’arte. L’allestimento, con cadenza biennale, approfondisce uno specifico tema, oggetto di studio dell’azienda, che è rappresentato attraverso un distinto linguaggio artistico.
Ma ora lasciamo la parola a Maurizio di Zordan, presidente della Zordan, che ci racconta da chi è stato finanziato il progetto e che finalità si propone il museo.
“Il museo è un riconoscimento a chi c’è stato prima di noi ed è uno strumento per chi verrà dopo di noi. Zordan vuole essere il portatore di questo messaggio ed il museo ne è lo strumento. Un punto di riferimento per il territorio con il quale l’azienda è intimamente interconnessa (timeline), attraverso le collaborazioni con i nostri clienti (Wunderkammer) e attraverso l’area Art of Sustainability si vuole stimolare il dialogo attorno a temi specifici della sostenibilità e promuovere partnership con altre aziende virtuose”.
E poiché la sostenibilità è un valore fortemente caratterizzante per l’azienda, le aree del museo fungono anche come propulsori per stimolare riflessioni sull’ambiente e per contribuire a educare alla sostenibilità.
Che genere di attività sono previste per promuovere i vostri percorsi di sostenibilità?
“Ogni due anni l’esposizione è pensata per rinnovarsi scegliendo non solo un nuovo tema ma anche un nuovo medium artistico. L’obiettivo è di rendere le mostre itineranti per permettere al messaggio di uscire dalle mura dell’azienda amplificando la propria portata”. Il museo Zordan ospita ad oggi visite da parte della comunità, ma molti sono gli ambiti culturali e imprenditoriali a cui si presta.
Quanto conta l’efficienza energetica nella realizzazione di questo museo?
“L’intero edificio che ospita, oltre al museo, gli headquarters dell’azienda è progettato e realizzato secondo i criteri LEED con l’obiettivo di raggiungere il livello di certificazione “Gold”. Questa scelta è coerente con l’intenzione dell’azienda di ridurre al minimo la propria impronta, di creare bellezza preservando la bellezza”.
Questo Museo Zordan rappresenta concretamente un nuovo tipo di museo d’impresa nel panorama europeo di questo settore. Una realtà che sa integrare la sua storia con quella del suo territorio rafforzando la comunicazione del suo impegno nei confronti della sostenibilità che qui non solo è una attitudine ma un evidente risultato da comunicare per educare e stimolare sempre nuovi progetti.