• 14/01/2025

Nice, modello attento al benessere

 Nice, modello attento al benessere

Marco Bianchet – Global Quality & Sustainability Director of Nice

Nice, multinazionale nella gestione di sistemi di automazione integrati di Oderzo, propone un modello produttivo attento al benessere

Il progetto green di Nice (sito web) si chiama Nice Love Earth e ha l’obiettivo di sensibilizzare e richiamare l’attenzione su un modello di economia lineare, il take-make-waste, che non è più ragionevolmente applicabile, ma va sostituito con un approccio pienamente circolare, in grado di procurare non solo un beneficio al pianeta, ma anche un vantaggio alle imprese, rappresentando una leva strategica per la competitività e l’innovazione.

Nice contribuisce alla creazione di un mondo sempre più sostenibile attraverso varie azioni, tra cui: la Environmental Product Declaration (certificazione EPD) recentemente ottenuta, in merito al ciclo di vita di alcuni prodotti; l’implementazione del verde all’interno del plant produttivo Gate&Door nella sede centrale; la dotazione di auto aziendali a ridotte emissioni di CO2 (ibride o full-electric). Inoltre, nel packaging è già attiva la sostituzione del polistirolo in favore del cartone negli imballaggi di prodotto finito.

Anche sui rifiuti elettronici, l’impegno di Nice è improntato alla collaborazione con i principali partner del riciclo e riuso, attraverso l’affiliazione al Consorzio Remedia, il più importante consorzio nazionale per la gestione dei rifiuti RAEE. Nice ha contribuito affidando a Remedia 369.603 kg di rifiuti RAEE di elettronica varia e 971 kg di pile e accumulatori portatili. Grazie a questo processo la carbon footprint per Nice nel 2019 è stata di 486 tonnellate di CO2 risparmiate grazie al recupero di materia ed energia, un beneficio pari al fermo di 149 auto che in un anno percorrono 20mila km.

La material footprint è stata di 656 tonnellate di risorse risparmiate grazie al recupero di materia ed energia, equivalente al peso di 13 locomotive a pieno carico. Di tutto questo abbiamo parlato con Marco Bianchet, Group Quality e Sustainability Director di Nice.

Perché nasce NiceLoveEarth?

«Nel luglio 2021 è stato annunciato l’avvio del programma di transizione sostenibile NiceLoveEarth: un approccio strutturato per essere promotori di un modello produttivo attento al benessere non solo del Pianeta, ma anche delle persone e della società, in accordo con la nostra missione di migliorare la qualità della vita, grazie alla semplificazione dei gesti quotidiani all’interno degli spazi abitativi.

Crediamo che Nice, come player di riferimento a livello globale, possa fare la differenza e indicare così la strada da seguire ai propri stakeholder lungo tutta la filiera in questo percorso virtuoso, che va dall’innovazione di prodotto, da sempre nostro motore, all’inclusione sociale. In questo progetto rientra anche la riduzione dell’impatto dei prodotti stessi attraverso un approccio di ecodesign, intervenendo sulla riduzione dei consumi in standby e migliorando l’efficienza».

Qual è il valore aggiunto di un’economia circolare?

«Nel contesto in cui ci troviamo, si fa sempre più forte la consapevolezza che il modello di economia lineare del take-make-waste non sia più ragionevolmente applicabile. Aumenta quindi la tendenza a sostituire il paradigma economico attuale con uno di tipo circolare, che porti sia un beneficio al Pianeta ma anche un vantaggio alle imprese, rappresentando una leva strategica per la competitività e l’innovazione.

All’interno dell’universo Nice siamo impegnati su molteplici fronti per andare beyond green, mirando a restituire più di quanto prendiamo e favorendo la creazione di un mondo sempre più sostenibile attraverso un virtuoso ed efficace processo di gestione e recupero dei rifiuti, generati dagli scarti della produzione industriale.

Nell’ambito del prodotto, Nice progetta soluzioni a basso impatto ambientale, seguendo i principi dell’ecodesign riassunti nell’approccio Nice Green Innovation, che prevede l’utilizzo di materiali riciclati, l’efficienza energetica, l’adozione di panelli solari, l’estensione della durata utile del prodotto, assicurandone la riparabilità e la trasparenza dell’impatto di tutto il ciclo di vita tramite le dichiarazioni ambientali».

La sostenibilità in che modo incide nei processi produttivi dell’azienda?

«L’approccio sostenibile è prioritario fin dalle primissime fasi di sviluppo del prodotto. Il nostro obiettivo è progettare e realizzare soluzioni di home management eco-friendly attraverso l’innovazione tecnologica, investimenti in ecodesign e l’uso di materiali riciclabili e riciclati.

Ricercare nuove tecnologie che rendano sempre più efficienti e affidabili i prodotti offerti fa parte del nostro DNA: il modello di qualità adottato da Nice trova applicazione nel rispetto dei requisiti di normative internazionalmente riconosciute e riferibili all’organizzazione di sistema come ISO 9001, ISO 14001, e si integra con la mission Designing a Nice World, che rappresenta una guida per tutta l’azienda.

Tutti i reparti partecipano a questo obiettivo curando e riesaminando i processi aziendali che li coinvolgono, affiancati dall’Ufficio Qualità, che supervisiona il sistema di gestione. Dal 2018 abbiamo condotto valutazioni del ciclo di vita (LCA) sui nostri prodotti, che hanno fornito preziose informazioni sugli impatti indiretti del loro utilizzo.

Ad esempio, un’analisi del nostro motore per cancelli scorrevoli Robus 600 ha rivelato che l’86 per cento delle emissioni di gas serra sono attribuite al suo utilizzo. Dal 2019 ad oggi abbiamo acquisito con successo la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) per una decina di prodotti, dai motori tubolari per tende e tapparelle, ai motori per cancelli e garage fino al nostro hub Yubii Home, cuore dell’ecosistema Nice».

La nuova frontiera del futuro è la sostenibilità. Come immagina lo sviluppo di questa modalità green nel prossimo futuro?

«La progettazione delle soluzioni Nice segue l’approccio di ecodesign, Nice Green Innovation, ovvero prevedono l’utilizzo di materiali riciclati, sono efficienti, in particolare nella fase di standby, l’adozione di panelli solari come fonte di alimentazione, l’estensione della durata utile del prodotto assicurandone la riparabilità e la trasparenza dell’impatto di tutto il ciclo di vita tramite le dichiarazioni ambientali.

L’adozione di Sistemi di Gestione consente di monitorare costantemente gli indicatori di performance; per questo nel 2022 Nice ha ottenuto la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale ISO14001 per l’Headquarter e ha sviluppato una tabella di marcia per ottenerla in tutti gli stabilimenti produttivi entro il 2025. Il legame tra consumi energetici ed ecosistemi connessi è il futuro della Smart Home ed è la pietra miliare del nostro programma NiceLoveEarth.

Vogliamo dare più valore al prodotto diventando abilitatori: le soluzioni di efficienza rese possibili anche grazie ai nostri sistemi sono infatti essenziali per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality, consentendo una gestione più efficiente dell’uso delle risorse energetiche negli edifici grazie a un ecosistema di soluzioni integrato e connesso. La casa connessa di Nice guida i consumatori rispetto alla gestione dei carichi elettrici, ad esempio è possibile monitorare l’autoproduzione energetica tramite pannelli fotovoltaici e indirizzare al meglio il suo consumo in determinati momenti della giornata».

Che ruolo possono avere le imprese nella tutela dell’ambiente?

«Il ruolo delle aziende è essenziale per proteggere l’ambiente, in quanto hanno la capacità di intervenire sia in fase di progettazione che di produzione e utilizzo, riducendo consumi e sprechi lungo tutta la filiera, ponendosi come abilitatrici del cambiamento.

L’obiettivo è mettere a disposizione dei consumatori gli strumenti necessari per ridurre la propria impronta carbonica. Lo sviluppo di sinergie e progetti per la buona riuscita della transizione ecologica della nostra società. Per questo è fondamentale la collaborazione tra aziende e altre organizzazioni, sia pubbliche sia private».

Nice sta studiando altri progetti di sostenibilità per i prossimi anni?

«Dal 2021, Nice ha iniziato a mappare l’impronta di carbonio dell’intera organizzazione, secondo la norma UNI EN ISO 14064-1, e ha fissato obiettivi ambiziosi e allineati alla scienza per la riduzione della carbon footprint entro il 2030, con l’intento di raggiungere il Net Zero entro il 2050.

La prima milestone nel 2025 prevede la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 30 per cento e del 10 per cento per Scope 3. I nostri progetti di sostenibilità per i prossimi anni sono finalizzati a supportare il raggiungimento di questi obiettivi, grazie a uno sforzo comune e congiunto, che passa sia dai processi aziendali sia dalla progettazione e utilizzo dei nostri prodotti, senza tralasciare la sostenibilità sociale e il nostro impegno verso le comunità locali e i dipendenti».

VENETO ECONOMY - Nice, modello attento al benessere

 

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Francesco Fravolini

Giornalista professionista, SEO Copywriter, videomaker e fotoreporter

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