Premio Internazionale Carlo Scarpa 2023-2024
Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023-2024
XXXIII edizione, 2023-2024 L’Espacio Escultórico nel Pedregal de San Ángel, Città del Messico
Venerdì 12 e sabato 13 aprile gli eventi pubblici a Treviso
Venerdì 12 e sabato 13 aprile Treviso ospiterà gli eventi pubblici del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023-2024, il premio a un luogo del mondo, istituito e organizzato dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche, quest’anno dedicato, nella sua trentatreesima edizione, all’Espacio Escultórico nel Pedregal de San Ángel, a Città del Messico: un luogo costituito da una grande opera d’arte collettiva che emerge dalla stessa superficie lavica sulla quale, a partire dalla metà del Novecento, nascono e si sviluppano nuovi quartieri e soprattutto un’intera città universitaria, quella dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, l’UNAM.
Venerdì 12 aprile alle ore 18 aprirà a Ca’ Scarpa a Treviso la mostra fotografica e documentaria dedicata al luogo designato e al suo contesto.
Sabato 13 aprile, dalle 10 alle 13 si terrà, nell’auditorium di Palazzo Bomben a Treviso, un convegno di presentazione dei lavori del Premio Carlo Scarpa: un libro e un documentario.
Il convegno sarà anche trasmesso in streaming nel canale YouTube della Fondazione Benetton.
Sabato 13 aprile alle ore 17 si svolgerà, nella Chiesa di San Teonisto di Treviso, la cerimonia pubblica con la consegna del sigillo disegnato da Carlo Scarpa, simbolo del Premio, nelle mani della scrittrice Rosa Beltrán Álvarez, coordinatrice della Diffusione Culturale dell’UNAM, che lo riceverà in rappresentanza di Leonardo Lomelí Vanegas, rettore dell’UNAM, l’ente responsabile del luogo premiato, alla presenza, tra gli altri, dei maestri Hersúa e Sebastián, due dei sei artisti del gruppo che, su invito dall’UNAM, progettò l’Espacio Escultórico.
L’Espacio Escultórico è una sorta di anello dentato, composto da sessantaquattro prismi in cemento che poggiano su un basamento circolare del diametro di 120 metri, un’opera che circoscrive un brano di suolo lavico “intatto”, rendendo manifesta la potenza espressiva di questo paesaggio, ma anche la sua condizione mutevole e fragile.
Opera fortemente voluta dall’UNAM e inaugurata nel 1979, l’Espacio Escultórico esprime in modo esemplare il valore e il significato di un paesaggio – quello del Pedregal de San Ángel, così forgiato da un’eruzione vulcanica – con il quale la città, le istituzioni e le comunità universitarie, l’ambiente culturale e la società messicana si confrontano e dialogano sul piano del suo valore ambientale ed ecologico, della sua potenza evocativa, ma anche dei conflitti generati in seno all’espansione urbana di una megalopoli che ne accerchia il perimetro e ne modifica nel tempo la natura e i significati.
Frutto dell’eruzione del vulcano monogenetico Xitle, – avvenuta circa duemila anni fa –, il Pedregal (in italiano, letteralmente, “pietraia”) ci appare come una distesa di roccia lavica, disseminata di vegetazione e variazioni morfologiche, che si evolve nel tempo e si manifesta come un paesaggio vivo, e portatore di richiami alla storia preispanica che lo ha preceduto, nonostante l’enorme riduzione del suo perimetro e della sua estensione originaria.
Risulta oggi significativo il metodo e il processo costruttivo scelto per l’Espacio Escultórico, quello di convocare sei artisti della Scuola Nazionale di Arti Plastiche del Messico – Helen Escobedo, Manuel Felguérez, Mathias Goeritz, Hersúa, Sebastián e Federico Silva – per realizzare un’opera collettiva, dunque priva di carattere monoautoriale, totalmente tesa all’interazione con il paesaggio presente e con la sua eredità storica, e che assume un significato più vasto – oggi diremmo “non antropocentrico” –, aperto alle istanze ecologiche che sarebbero emerse a breve.
La stagione successiva alla costruzione dell’Espacio Escultórico sarà infatti improntata alla difesa di ciò che rimane del Pedregal, della protesta rispetto alla sua progressiva distruzione, e della presa di coscienza da parte della comunità scientifica e studentesca del suo valore, con la creazione ufficiale, nel 1983, della Riserva Ecologica del Pedregal de San Ángel (REPSA), istituita dall’UNAM.
Programma dettagliato degli appuntamenti pubblici
venerdì 12 aprile > ore 18
Treviso, Ca’ Scarpa, via Canova 11
Inaugurazione della mostra
Paesaggio ed ecologia, arte e architettura, geologia e archeologia, sono alcuni dei mondi che s’intersecano dentro e fuori il grande anello dell’Espacio Escultórico, nel terreno lavico del Pedregal, di cui la mostra si propone di dar conto.
Il percorso espositivo si articola nei quattro piani di Ca’ Scarpa e racconta, attraverso lo sguardo del fotografo messicano Fabian Martinez e di altri, le forme e la storia dell’Espacio Escultórico nel Pedregal de San Ángel, nel contesto della Città Universitaria dell’UNAM, della sua Riserva Ecologica e di altri luoghi significativi, dal vulcano Xitle al Museo Anahuacalli e alla Casa Fantastica di Juan O’Gorman. Oltre alle fotografie attuali e storiche, provenienti da archivi di Città del Messico e da autori del libro del Premio, ad accompagnare il visitatore dentro i luoghi vi saranno anche alcuni documenti cartografici.
In mostra, da domenica 14 aprile, sarà visibile anche il film documentario prodotto dalla Fondazione Pedregal: la storia dell’Espacio Escultórico.
Mostra fotografica e documentaria, a cura di Patrizia Boschiero e Luigi Latini, con Marcello Piccinini; produzione e allestimento in collaborazione con Print Materia.
sabato 13 aprile > ore 10–13
Treviso, Palazzo Bomben, via Cornarotta 7, e in streaming
Convegno pubblico di presentazione dei lavori del Premio: un libro e un documentario
Coordinamento e introduzione di Patrizia Boschiero e Luigi Latini, curatori delle attività del Premio. Intervengono:
Rosa Beltrán Álvarez, scrittrice, coordinatrice della Diffusione Culturale dell’UNAM: L’Espacio Escultórico negli orizzonti culturali del Messico contemporaneo;
Juan Ignacio del Cueto, storico dell’architettura, direttore della Facoltà di Architettura dell’UNAM: Origine ed evoluzione della Città Universitaria dell’UNAM sul Pedregal;
Louise Noelle Gras, storica dell’arte, segretaria tecnica del Comitato di analisi per gli interventi nei campus dell’UNAM: La riconquista del Pedregal: Luis Barragán e Juan O’Gorman;
Silke Cram, biologa, segretaria esecutiva della Riserva Ecologica del Pedregal de San Ángel: La Riserva Ecologica del Pedregal de San Angel e la vita selvatica;
Pedro Camarena, architetto paesaggista, UNAM: Il paesaggio del Pedregal de San Ángel; Davide Gambino, regista e produttore, DADA Film: Raccontare il luogo premiato con un documentario.
In conclusione, testimonianze di Hersúa (Manuel Hernández Suárez) e Sebastián (Enrique Carbajal), membri del gruppo di artisti dell’Espacio Escultórico.
sabato 13 aprile > ore 17
Treviso, Chiesa di San Teonisto, via San Nicolò 31
Cerimonia
La cerimonia prevede la prima proiezione pubblica del film documentario Pedregal: la storia dell’Espacio Escultórico, diretto da Davide Gambino; la presentazione del luogo premiato e la lettura della motivazione del Premio; la consegna del “sigillo” disegnato da Carlo Scarpa nelle mani di Rosa Beltrán Álvarez, coordinatrice della Diffusione Culturale dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, che lo riceve in rappresentanza di Leonardo Lomelí Vanegas, rettore dell’UNAM, l’ente responsabile del luogo premiato. Seguono le testimonianze degli artisti Hersúa e Sebastián e di alcuni rappresentanti istituzionali, messicani e italiani.
A conclusione, un brindisi nel chiostro minore del Seminario vescovile di Treviso.
L’ingresso a tutti gli eventi è libero.
Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino
– così intitolato in onore di Carlo Scarpa (1906-1978), architetto e inventore di giardini – è un progetto di ricerca e di cura dedicato a un luogo, ideato e realizzato, dal 1990, dalla Fondazione Benetton Studi Ricerche. Un progetto che ogni volta prende avvio da approfondimenti ed esplorazioni indirizzati a luoghi e culture diversi.
Comitato scientifico della Fondazione e coordinamento del Premio
Luigi Latini, architetto, Università Iuav di Venezia (presidente);
Giuseppe Barbera, agronomo, Università di Palermo;
Hervé Brunon, storico del giardino, Centro André Chastel, Parigi, CNRS;
Thilo Folkerts, architetto paesaggista, 100Landschaftsarchitektur, Berlino;
Anna Lambertini, architetto e paesaggista, Università di Firenze;
Monique Mosser, storica dell’arte, Scuola superiore di architettura di Versailles, CNRS;
Joan Nogué, geografo, Università di Girona;
Juan Manuel Palerm, architetto, Università di Las Palmas, Gran Canaria;
José Tito Rojo, botanico, Università di Granada.
Carmen Añón, paesaggista, Università di Madrid, membro onorario dal 2011;
Domenico Luciani, architetto, ideatore e responsabile del Premio dal 1990 al 2014,
membro onorario dal 2015.
Le attività del Premio Carlo Scarpa sono curate e coordinate da
Patrizia Boschiero, responsabile delle Edizioni della Fondazione, e
Luigi Latini, presidente del Comitato scientifico e direttore della Fondazione.
Il Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2023-2024 ha il patrocinio di:
Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Ministero della cultura, UNISCAPE, Regione del Veneto, Città di Treviso.
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