• 04/10/2024

Primo B2B dell’agroalimentare veneto

 Primo B2B dell’agroalimentare veneto

Agrichef Santa Lucia

Cuochi contadini celebrati al primo B2B dell’agroalimentare veneto, l’agriturismo esalta il binomio cibo e territorio. Salvan (Coldiretti): “la campagna protagonista della vacanza slow”

L’agriturismo motore di un settore che porta il Veneto ai primi posti in Italia. 26mila le aziende agrituristiche attive a livello nazionale, oltre 1600 quelle venete per un totale di circa 17.800 posti letto con un’offerta dalle camere agli appartamenti fino agli agricampeggi.

L’agroalimentare e territorio sono il binomio vincente della sfida dei cuochi contadini protagonisti dell’evento organizzato a Santa Lucia di Piave in provincia di Treviso da Coldiretti in collaborazione con Terranostra e la Fondazione Campagna Amica. Dopo i saluti del Sindaco di Santa Lucia di Piave Fiorenzo Fantinel, del Presidente dell’Ente Fiera Alberto Nadal e del presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato, l’ Assessore al Turismo e Agricoltura Federico Caner ha preso la parola illustrando le novità  introdotte dall’ultimo aggiornamento legislativo che interessa il comparto.

A partire dal protagonismo degli “agrichef” animatori della cucina tradizionale rurale, profilo che ha influenzato alcune scelte legate proprio alla normativa. La scuola nata in Veneto, ora da nord a sud d’Italia – ha ricordato la neo presidente nazionale di Terranostra Dominga Cotarella – conta oltre mille gli ambasciatori della Dieta Mediterranea e del Made in Italy, richiesti ai Villaggi di Coldiretti, alle rassegne di cucina fino alle trasmissioni televisive nazionali di punta: i cuochi contadini sono ora dei veri testimonial di piatti e ricette della tradizione rurale”.

“Una figura ricercata dai media e dai gourmet che con la formazione si è qualificata aggiungendo ulteriori perfomance ad una professione che abbina sia capacità di coltivazione e allevamento alla competenza ai fornelli, abbinando doti di narrazione e comunicative – ha aggiunto Diego Scaramuzza che guida gli agriturismi veneti di Terranostra – un mestiere ambito anche dalle nuove generazioni che intraprendono progetti di fattoria didattica e sociale, sviluppando le modalità emergenti del turismo, come quella esperienziale, creativa, integrata e slow.

Il quadro nazionale è stato approfondito da Francesco Fratto, redattore del Progetto Ismea, che ha commentato i dati Istat 2022 che rivelano  25.849 (+1,8% rispetto al 2021) attività agrituristiche. La crescita maggiore si verifica nel Nord-ovest (+2,7%) e nel Nord-est (+2,4%). In Toscana il tasso di attivazione (nuove aziende autorizzate/totale aziende) più alto (30%), in Sicilia il tasso di cessazione più basso (10%). In leggero aumento (+o,7% rispetto al 2021) la presenza delle donne imprenditrici, che sono più di un terzo di tutti i conduttori.
Sono pari al 64% i Comuni “agrituristici”. Dal 2004, il loro numero cresce in media del 2,2% l’anno e nel Nord-ovest addirittura del 4%.

La tavola rotonda moderata da Marina Montedoro ha ospitato anche Giovanni Manfroni, Responsabile Comunicazione Fondazione Campagna Amica e Giuliano Vantaggi, Site Manager Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene UNESCO per trattare in particolare l’importanza dei cammini quale forma emergente della vacanza tricolore.

L’iniziativa ha anticipato la presentazione pomeridiana della prima piattaforma commerciale del kmzero con gli scambi tra produttori e operatori del turismo rurale e il B2B promosso dagli agricoltori, che da veri custodi, hanno conservato in secoli di storia prodotti strappati all’estinzione – ha spiegato Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto in conclusione dei lavori  –  preservando razze e specialità che Coldiretti ha raccolto in un album creando così una ricchezza di “sigilli di Campagna Amica” ricercati souvenir dei soggiorni passati nei confini veneti, in sicurezza, tra colli, laghi, spiagge, altopiani e monti.

La ricerca del buon cibo aiuta a salvare un tesoro di oltre 5.500 prodotti alimentari tradizionali vanto italiano – aggiunge Salvan – che non rappresenta solo un valore economico, ma anche storico, culturale ed ambientale”.

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Redazione

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