Procaffè, fatturato in crescita del 25% nel 2022

Procaffè, l’azienda bellunese leader nel settore della produzione e distribuzione di caffè, segna ricavi oltre i 37 mln e consolida la propria presenza nei mercati esteri
Il fatturato sale oltre i valori pre-Covid e si rafforza in Usa, Grecia, Germania e Romania. Procaffè Spa, azienda leader nel settore della produzione e distribuzione di caffè ha chiuso in modo positivo il 2022. La società con sede a Belluno e controllata dal gruppo austriaco WEDL & Hofmann GmbH detiene la produzione e la distribuzione di cinque marchi storici di caffè: Bristot, Breda, Vescovi, Testarossa e Deorsola.
I ricavi dell’anno 2022 di Procaffè si sono attestati a 37,1 milioni di euro, rispetto ai 29,6 milioni registrati nel 2021, registrando così una crescita annua superiore al 25%.
Questo costante recupero delle vendite ha riportato il valore della marginalità operativa ai livelli pre-pandemici, consentendo all’azienda veneta di chiudere il bilancio 2022 con un Ebitda di 2,6 milioni (rispetto ai 2,1 milioni del 2021) e di raggiungere una stabilità degli indici patrimoniali e finanziari, oltre a generare un utile di 395.000 euro.

“Abbiamo chiuso un anno di grande lavoro e di ottimi risultati – dichiara il Cfo di Procaffè, Boris Battistella – con un rafforzamento ulteriore sul mercato estero, non tralasciando però gli investimenti per il consolidamento e per lo sviluppo di quello italiano. I primi cinque mesi del 2023 vedono le vendite salire del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, crescendo ulteriormente nel posizionamento commerciale nel mercato della Gdo nell’area Nielsen 2, rispetto ai competitor diretti”.
Nel 2022, l’export ha rappresentato il 57% dei ricavi dell’azienda, con un perimetro pressoché costante. Tra i mercati esteri, si è registrato un particolare sviluppo in Grecia, dove è stata inaugurata una nuova sede commerciale ad Atene nel corso del 2023.
Inoltre, il mercato tedesco ha visto un rafforzamento grazie anche alla nuova sede commerciale inaugurata nel 2022. Mentre in Romania è stato ampliato il posizionamento del prodotto nel settore della grande distribuzione organizzata e nell’ambito dell’Horeca.
“La strategia di rebranding adottata nell’ultimo biennio sta sicuramente portando i suoi frutti e avremmo potuto sicuramente crescere ancora nei risultati economici se non fosse per l’incidenza dei costi di energia e materia prima, che, come azienda, abbiamo preferito in parte assorbire per evitarne la completa ricaduta sul consumatore finale”, ha aggiunto Battistella.
Nel 2022 è proseguito per Procaffè il processo di espansione nel mercato statunitense, dove l’operatività della sede commerciale ha permesso una crescita del fatturato caratteristico di circa il 45% rispetto al 2021, portando la subsidiary ad ottenere un risultato positivo.
Alla crescita dei mercati si è aggiunto anche l’aumento del numero di dipendenti, che attualmente ammonta a 150 nel gruppo Procaffè, con l’inserimento di 25 nuove figure nel periodo 2022-2023. Gli investimenti della società veneta hanno riguardato anche il mercato italiano, con un focus sul rafforzamento della presenza nei mercati del Nord-Ovest e del Trentino Alto Adige. In quest’ultimo caso, l’azienda ha aperto una nuova unità logistica locale e un hub per le manutenzioni a Bressanone.
Non sono mancati i piani di investimento per l’area bellunese, con l’imminente acquisizione di un edificio adiacente allo stabilimento produttivo per supportare i piani di sviluppo aziendale.