• 14/01/2025

Confcommercio e UNAIE: protocollo d’intesa per favorire il turismo delle radici

 Confcommercio e UNAIE: protocollo d’intesa per favorire il turismo delle radici

Sottoscritto tra Confcommercio e UNAIE (Unione associazioni immigrati ed emigrati) un protocollo d’intesa per favorire il “turismo delle radici” del quale potranno beneficiare anche tanti centri della provincia di Padova

Si dice che, al di fuori dei confini nazionali, ci sia un’altra Italia: poco meno di 60 milioni qui, più o meno la stessa cifra tra Europa, Oceania e America, soprattutto del Sud.

Un’altra Italia, fatta di discendenti di chi, dalla fine dell’800 e poi in dosi massicce fino agli anni ’70 del ‘900, ha solcato gli oceani alla ricerca di un futuro migliore. Italiani in maggioranza delle regioni del Sud, ma anche delle regioni del Nord, compresa la provincia di Padova dalla quale in tanti partirono per “la Merica”.

Per qualcuno il sogno si è avverato, per altri meno. Ma per tutti, ormai cittadini di seconda, terza e quarta generazione dei Paesi che li hanno accolti, il richiamo delle radici è sempre più forte. E non serve essere Silvester Stallone per volere a tutti i costi vedere la casa dove avevano vissuto i nonni a Gioia del Colle, in Puglia. Basta avere radici in Italia, magari a Tribano o a Cittadella, per desiderare di vedere il Paese dove tutto è cominciato, implementando così un “turismo delle radici” che sembra sempre più una “nuova frontiera” del turismo di casa nostra.

Un turismo (ma anche un sistema per favorire un inserimento lavorativo degli italo-discendenti) che può adesso contare su un protocollo d’intesa sottoscritto tra Confcommercio e UNAIE (lUnione Nazionale delle Associazioni degli Immigrati e degli Emigrati) che punta a “promuovere percorsi di analisi, sperimentazione e condivisione di strumenti con l’obiettivo di sviluppare un’offerta turistica in linea con le motivazioni di viaggio e di esperienza dei turisti delle radici, individuare forme di promozione efficaci, valorizzare le produzioni dei territori, in un’ottica di promozione del “Made in Italy”, e migliorare lo scambio di informazioni per favorire l’inserimento lavorativo, in Italia, degli italiani all’estero e degli italo-discendenti”.

I principali obiettivi del protocollo, che ha durata triennale, sono: mettere a sistema le competenze delle imprese del turismo, del commercio e dei servizi con quelle delle organizzazioni rappresentative delle comunità di italiani e italo-discendenti nel mondorealizzare percorsi di aggiornamento sul tema delle radici culturali italiane nel mondo; condividere analisi e ricerche e sviluppare strumenti di supporto, come banche dati e piattaforme di incontro di domanda e offerta, per rafforzare le relazioni con le suddette comunità; favorire la collaborazione nella realizzazione di iniziative ed eventi a livello europeo, nazionale e locale; supportare congiuntamente proposte normative nazionali e regionali per lo sviluppo del turismo delle radici e dei rapporti con le comunità italiane all’estero.

“Grazie al protocollo – commenta Leopoldo Toffano, componente di giunta e presidente del mandamento di Conselve dell’Ascom Confcommercio di Padova, con molti contatti parentali in Brasile dove i Toffano sono una piccola comunità nello Stato di Espirito Santo – non solo Padova ma anche i centri a torto definiti “minori” della nostra provincia potranno beneficiare di un turismo che per essere “delle radici” ha proprio nei piccoli centri le sue origini. Da non sottovalutare poi, visto che negli ultimi tempi un’immigrazione “di ritorno” si è molto sviluppata, (non senza qualche problema soprattutto per qualche piccolo comune), la possibilità di impiegare nelle nostre aziende, dove mancano addetti, personale culturalmente affine”.

Tanto affine – mette in luce Toffano – da sentirlo parlare in dialetto. “Non proprio quello che parliamo oggi noi, ma sicuramente molto, molto comprensibile”.

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Redazione

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