Stati Generali del turismo outdoor a San Servolo
A San Servolo gli Stati Generali del turismo outdoor: “Camminare l’Italia” verso una visione comune per lo sviluppo del turismo sostenibile
Due giorni tra le acque della Laguna per pensare il futuro dei cammini e degli itinerari turistici italiani. Mulattiere, tratturi, antiche vie religiose e vecchie rotte commerciali: per riscoprire l’Italia a piedi, con lentezza, alla ricerca delle meraviglie del Paese, immersi nella natura ma, magari, con un’app che illustri vie e itinerari, luoghi di sosta e punti panoramici. L’Isola di San Servolo ospita da oggi a domani gli Stati Generali del turismo outdoor “Camminare l’Italia: verso una visione comune”.
“Sembrerà curioso parlare di cammini tra i boschi in un’isola della Laguna, ma la Città in realtà poggia la sua stessa esistenza sugli alberi; conosce i diversi tipi di legno per costruire le barche; la Serenissima si occupava con attenzione del controllo della forestazione” ha esordito l’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin, invitato all’apertura dei lavori.
L’evento è stato organizzato dal Club alpino italiano (Cai), con il patrocinio del Ministero del Turismo, Sport e Salute Spa, Città di Venezia e Rai Veneto; un appuntamento che rientra nel palinsesto de “Le Città in Festa”.
L’assessore ha sottolineato l’importanza della sostenibilità del turismo ma anche della preparazione del turista, necessaria in montagna, importante nei cammini, ma pure nelle città: “La montagna è per tutti ma non tutti sono per la montagna: chi ci arriva senza le dovute conoscenze diventa pericoloso per sè e per gli altri”. In città l’impreparazione, invece, non crea pericolo ma può arrecare danni e provocare disagi: “Venezia conta 25 milioni all’anno di turisti outdoor, che passeggiano per il centro storico: pochissimi entrano in un museo.
Su 25 milioni, varcano la soglia di Palazzo Ducale in appena 1 milione e 400mila. Nulla – ha continuato l’assessore – Venezia sta lavorando molto al tema, sta facendo scelte di responsabilità, forse contrarie al pensare di alcuni, ma qualcosa andava fatto: dobbiamo arrivare ad un turismo consapevole e rispettoso”. La politica dell’accessibilità ci deve essere ma chi si muove, su sentieri o tra le calli, deve essere preparato.
Durante la due giorni saranno inoltre presentate le progettualità del ministero del Turismo, tra cui il censimento di 113 cammini religiosi e investimenti per la valorizzazione e la digitalizzazione dei percorsi. Con l’aumento dell’interesse per il turismo lento e sostenibile, i cammini italiani sono al centro del dibattito nazionale. Gli Stati Generali mirano a definire una roadmap condivisa per migliorarne la governance, offrendo soluzioni innovative per una crescita inclusiva e sostenibile.
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