Trasformazione intelligente della città

Margherita Cera, assessora al Programma Agenda Digitale, Servizi Informatici e Telematici di Padova, guida la digitalizzazione dei servizi comunali per la trasformazione intelligente della città
La città del Santo ha un grande ecosistema innovativo, supportato dal council of innovation, un tavolo stabile di lavoro creato con Università, Comune e Camera di Commercio, con società ed enti che lavorano nell’innovazione digitale.
La città di Padova punta a diventare neutrale dal punto di vista climatico, una città intelligente che raccoglie dati attraverso 200 sensori sparsi sul territorio e prende decisione politiche sulla base delle informazioni. La giovane legale Margherita Cera, assessora comunale al Programma Agenda Digitale, Servizi Informatici e Telematici di Padova, ha il compito di “guidare” la trasformazione digitale della città veneta.
«L’innovazione deve essere al servizio della trasformazione intelligente – dichiara Cera –. Noi pensiamo nell’ottica della Grande Padova, che include la cintura urbana e offre servizi a mezzo milione di persone che la abitano e ci lavorano quotidianamente».
La città del Santo sta portando avanti la completa digitalizzazione degli archivi del settore edilizia privata, che porterà a una velocizzazione nella consultazione delle pratiche edilizie. A questo si aggiunge un nuovo sistema di mappatura dei dati e mezzi di “mobilità dolce” in città.
Sarà, quindi, molto semplice trovare in tempo reale parcheggi liberi, bici e monopattini elettrici da noleggiare, con la possibilità di riservarli e utilizzarli facilmente per l’ultimo miglio. «Il digitale è uno strumento che migliora il benessere dei cittadini – aggiunge l’assessora –, la digitalizzazione dei servizi esistenti evita ai cittadini di recarsi fisicamente negli uffici ed estende l’operatività.

Vogliamo migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e il nostro obiettivo finale è rendere la città più attrattiva». Un esempio pratico è quanto accaduto durante le limitazioni del traffico in città per far fronte all’inquinamento. Il centralino del Comune era intasato di telefonate di quanti chiedevano informazioni sulle ordinanze e relative eccezioni.
«Abbiamo creato un servizio con l’intelligenza artificiale, che risponde alle chiamate e riesce a dare tutte le risposte richieste – spiega Margherita Cera –. Solo il 2 per cento ha chiesto di essere richiamato da un operatore. Inoltre, abbiamo visto come le telefonate avvenivano alla mattina molto presto, durante la pausa pranzo o la sera tardi, quando solitamente il servizio non sarebbe stato attivo. Così abbiamo efficientato i sistemi del Comune».
La città di Padova ha un grande ecosistema dell’innovazione, supportato dal council of innovation, un tavolo stabile di lavoro creato con Università, Comune, Camera di Commercio, con società ed enti che lavorano nell’innovazione digitale.
Ad esempio, Le Village, Unismart, il Competence center, Galileo Visionary District e gli incubatori che garantiscono innovazione sul territorio. «Di fatto siamo la capitale dell’innovazione e della trasformazione intelligente del Nordest con 300 start up, abbiamo la maggiore densità di aziende del settore Ict e ogni anno il 34 per cento dei brevetti depositati in Regione è padovano: grazie all’ecosistema si restituisce innovazione alla città».
L’assessora Margherita Cera, in rappresentanza del Comune di Padova, ha partecipato all’Intelligent Cities Challenge Mayors Forum a Barcellona nell’ambito di Smart City Expo. «Padova è stata scelta come una delle cento città che dovranno raggiungere la neutralità climatica nel 2030 e per farlo sarà necessario mettere in rete tutte le competenze non solo nel nostro territorio, ma a livello europeo – ha spiegato Cera –.
È il tema principale sul quale dovremo muoverci nei prossimi anni per far fronte alla grande crisi che sta attraversando il nostro continente. Parlare di innovazione significa parlare di neutralità climatica, di mobilità, di gestione dei rifiuti, di risparmio energetico. Temi chiave sui quali la nostra città sta investendo molto e che sono convinta debbano essere perseguiti mantenendo un dialogo costante con le istituzioni europee, capace di tradursi in sostegno concreto alle città».