Verona Agrifood Innovation Hub
Verona Agrifood Innovation Hub, nuovo polo di innovazione nel settore agroalimentare, traina l’imprenditoria del nord est
- A un anno dalla sua nascita, il Verona Agrifood Innovation Hub (VAIH) si conferma centro primario per lo sviluppo tecnologico del settore agroalimentare in Italia, posizionando Verona come snodo strategico per il futuro dell’AgriFoodTech
- Corsi di formazione, workshop ed eventi di networking hanno coinvolto oltre 1.400 partecipanti, con l’obiettivo di: stimolare una nuova cultura dell’innovazione nel settore agroalimentare, creare un ecosistema imprenditoriale forte e sostenibile e promuovere la collaborazione tra aziende, PMI, start up e studenti per rispondere alle sfide del comparto.
- Per festeggiare il primo anno di attività, il VAIH ospita un Talk sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel settore alimentare, in un dialogo aperto tra start up emergenti e alcuni grandi nomi del settore, tra cui Amadori e Rigoni di Asiago.
Verona, già epicentro dell’imprenditoria italiana e patria di eccellenze del Made In Italy, guarda al futuro e mira ad affermarsi sempre più come nuovo polo di innovazione nel settore agroalimentare. Ed è proprio nella città veneta che ha preso sede Eatable Adventures, tra i principali acceleratori foodtech su scala globale, che insieme a partner di prestigio sul territorio veronese ha unito le forze per dare vita, un anno fa, al Verona Agrifood Innovation Hub (VAIH).
Un anno di attività
Il VAIH – nato dalla collaborazione tra Eatable Adventures e le più importanti istituzioni del Veneto, tra cui Fondazione Cariverona, Comune di Verona, Università degli Studi di Verona, Confindustria Verona, Veronafiere e partner di prestigio come UniCredit – ha rapidamente guadagnato un ruolo di primo piano nel panorama agroalimentare italiano, posizionando Verona come snodo strategico per lo sviluppo della filiera.
Con l’obiettivo di favorire il nascere di una nuova cultura dell’innovazione a sostegno dell’ecosistema agroalimentare nazionale, il VAIH promuove nuove forme di imprenditorialità che abbracciano il cambiamento, non solo attraverso corsi, workshop ed eventi di networking gratuiti e aperti a tutti, ma anche grazie a report annuali, sviluppati in collaborazione con Eatable Adventures.
Le analisi condotte dal VAIH hanno avuto un impatto significativo sul generare nuove consapevolezze, fornendo una panoramica completa dello stato dell’innovazione nel settore agroalimentare italiano. Al centro: l’Open Innovation, un approccio volto a stimolare nuovi modelli di business e nuove sinergie tra start up tecnologiche e imprenditori, con l’obiettivo di portare nuova linfa alle aziende tradizionali italiane, rivitalizzando il settore agroalimentare.
In soli dodici mesi, il VAIH ha coinvolto oltre 1.400 partecipanti nei suoi programmi di formazione gratuita, che comprendono un’ampia offerta di corsi che offrono una visione completa sulle sfide del comparto e sulle opportunità che derivano dall’adozione di un approccio aperto all’innovazione. La partecipazione è ampia e diversificata, includendo studenti, aziende, startup e appassionati del settore.
“Siamo davvero entusiasti dell’impatto che il VAIH ha ottenuto nel suo primo anno di vita. Stiamo assistendo alla crescita di un ecosistema in grado di stimolare nuove idee e tecnologie, all’insegna di un uso etico e sostenibile dell’innovazione,” ha dichiarato Alberto Barbari, Regional VP Italy di Eatable Adventures. “Il nostro obiettivo è quello di supportare e rafforzare il tessuto imprenditoriale locale e nazionale, posizionando Verona come pioniere nell’AgriFoodtech. Guardiamo con ambizione al futuro con l’intento di creare una rete solida, estesa a tutto il Triveneto, in grado di rispondere efficacemente alle nuove sfide del comparto agroalimentare e di promuovere l’innovazione su scala globale”.
VAIH Talks – “METAFOOD: La spesa nei supermercati del futuro”
Tra le diverse attività organizzate dall’Hub veronese, i VAIH Talks, palcoscenico di storie di successo raccontate direttamente dalle voci degli esperti di settore, lo scorso anno hanno registrato la partecipazione di più di 500 persone.
Il primo incontro di questa serie è stato l’11 luglio, presso la Vecomp Academy di Verona, dove esperti di Intelligenza Artificiale, startup e importanti aziende del comparto agroalimentare italiano hanno discusso del ruolo crescente dell’intelligenza artificiale nel mondo AgriTech e FoodTech.
Due tavole rotonde a confronto per mettere in luce le innovazioni che stanno ridefinendo il panorama e le opportunità emergenti per migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la qualità dei prodotti. Ad aprire i lavori Alberto Barbari, Regional VP Italy di Eatable Adventures, con un intervento sull’importanza di adottare un approccio di Open Innovation per favorire la transizione verso un comparto agroalimentare sostenibile e aperto ad accogliere le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale.
Non è un caso, infatti, che l’AI emerga come la tecnologia predominante, utilizzata da quasi il 43% delle startup del comparto; seguita a ruota dal machine learning, con un tasso di utilizzo del 37%, come evidenzia il report sullo stato del Foodtech in Italia – realizzato da Eatable Adventures e promosso dal Verona Agrifood Innovation Hub.
A seguire, il panel corporate in cui sono intervenuti Giorgia Mainardi, Innovation Manager di Amadori, Beniamino Perobelli, CSR and Sustainability Manager di Rigoni di Asiago, Raffaele Giaffreda, Chief Innovation Scientist e Coordinatore di AgrifoodTEF. Tre big del settore insieme per esplorare la crescente integrazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie avanzate nel retail del futuro.
Chiude l’incontro, la tavola rotonda dedicata a startup e scaleup che stanno rivoluzionando il panorama attraverso l’innovazione. Tra i protagonisti Francesco Tansella, CEO e Co-Founder di Olivia – piattaforma per ridurre gli sprechi alimentari grazie ad algoritmi predittivi – Stefano Grillenzoni, Business Development Manager di Ammagamma (parte di Accenture) – startup innovativa nel campo dell’ottimizzazione del processi con l’AI – , e Michele Ognissanti, General Manager di Xnext – creatrice di sistemi di ispezione a raggi X per il controllo qualità.
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