Vicenza guida il Veneto nell’internazionalizzazione

Internazionalizzazione: Vicenza leader in Veneto con oltre 450 aziende all’estero, 1.200 sedi operative e 16 miliardi di euro di fatturato
L’internazionalizzazione è un pilastro strategico per le imprese vicentine, che hanno saputo costruire negli anni una rete internazionale solida e capillare. La recente ricerca condotta dal professor Marco Mutinelli dell’Università di Brescia e promossa da Confindustria Vicenza (che verrà presentata ufficialmente nel convegno sull’internazionalizzazione del prossimo 5 novembre a Palazzo Bonin Longare), traccia un quadro chiaro e approfondito della proiezione estera delle imprese della provincia, con risultati che confermano la leadership di Vicenza nel contesto veneto e nazionale.
Dall’indagine emerge che oltre 450 aziende vicentine sono attive all’estero tramite filiali o joint-venture, con circa 1.200 sedi operative globali, un valore che testimonia la spinta all’espansione oltre i confini. Il numero totale di addetti presso queste filiali ammonta a oltre 53.000, e il giro d’affari generato si attesta intorno ai 16 miliardi di euro. Questo primato posiziona Vicenza come la provincia più internazionalizzata del Veneto per numero di imprese coinvolte in iniziative estere.
Il settore manifatturiero è il traino di questa proiezione internazionale: circa 300 filiali o joint-venture vicentine all’estero sono impegnate nella produzione, con 40.000 dipendenti complessivi e un fatturato di 12 miliardi di euro, contribuendo a oltre la metà delle esportazioni vicentine.
Parallelamente, oltre 600 filiali estere vicentine sono attive nella distribuzione e nel commercio, con un giro d’affari di quasi 4 miliardi di euro e 10.000 addetti.
I settori industriali più attivi sui mercati esteri sono quello metalmeccanico e quello dei prodotti elettrici ed elettronici, che contano oltre 150 tra filiali e joint-venture produttive internazionali. Tuttavia, l’offerta manifatturiera vicentina all’estero si estende anche ad altri settori chiave, con una copertura estremamente diversificata che risponde in modo efficace alla domanda globale, escluso soltanto il settore dei prodotti petroliferi.
Dal punto di vista geografico, l’Unione Europea rappresenta l’area di maggiore interesse: oltre il 40% delle iniziative estere si trova nei Paesi UE, ma l’incidenza sale a quasi due terzi in termini di dipendenti e di fatturato generato.
Al secondo posto si trova il Nord America, con una quota di iniziative pari al 15%, ma con un impatto minore nel settore manifatturiero.
Segue l’Asia orientale, con una presenza del 13%, mentre altre aree geografiche registrano una presenza meno significativa.
Per il futuro, l’espansione in Asia e Nord America appare strategica, con un potenziale di crescita soprattutto nelle aree asiatiche a sviluppo rapido e nei settori nordamericani dove la capacità produttiva locale si sta rivelando fondamentale.
Uno dei dati più rilevanti emersi dalla ricerca riguarda il peso dell’internazionalizzazione sulle esportazioni vicentine: il 51,6% delle esportazioni provinciali è generato da imprese che operano tramite Investimenti Diretti Esteri (IDE).
Di questo, il 45,6% è dovuto a imprese vicentine con filiali o joint-venture estere, mentre un ulteriore 6% è generato da aziende partecipate da multinazionali estere.
Questi numeri testimoniano la stretta correlazione tra la proiezione estera e il valore delle esportazioni, evidenziando come le imprese che investono all’estero contribuiscano significativamente alla performance economica della provincia.
L’analisi dimostra che il processo di internazionalizzazione non è solo un canale di sviluppo, ma un elemento cruciale per rafforzare la competitività e stabilizzare il percorso di crescita delle imprese vicentine.
La diversificazione geografica e settoriale consente di ridurre i rischi legati alla congiuntura economica globale e di cogliere opportunità anche in contesti complessi, come dimostrato dalla resilienza delle imprese vicentine nonostante le recenti turbolenze nei mercati internazionali.
Vicenza, Convegno sull’internazionalizzazione delle imprese: il 5 novembre a Palazzo Bonin Longare
Il 5 novembre alle ore 17.00, Confindustria Vicenza ospiterà presso Palazzo Bonin Longare un importante convegno dedicato all’internazionalizzazione delle imprese vicentine e alle prospettive del commercio mondiale. Organizzato con il supporto di SACE e la banca dati Reprint, l’evento vedrà la partecipazione di relatori di spicco: Giovanni Dolcetta, Vicepresidente Confindustria Vicenza, il prof. Marco Mutinelli, docente dell’Università di Brescia, e Alessandro Terzulli, Chief Economist di SACE. Saranno inoltre presentate testimonianze di imprenditori come Giovanni Zola e Remo Pedon, che racconteranno le loro esperienze di successo all’estero. Un’opportunità unica per le aziende locali di esplorare le migliori strategie per affrontare le sfide globali e rafforzare la competitività internazionale. Per partecipare, è necessaria la registrazione sul sito di Confindustria Vicenza.
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